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Scala: "Orgoglioso di aver fatto esordire Buffon. Spero continui"

Scala: "Orgoglioso di aver fatto esordire Buffon. Spero continui"
© foto di Chiara Biondini
lunedì 29 gennaio 2018, 10:372018
di Ivan Cardia

Ospite di Radio anch'io lo sport su Radio1, Nevio Scala, primo allenatore di un certo Gianluigi Buffon, racconta i suoi ricordi: "È difficile dimenticarlo, Gigi era un ragazzino ma è cresciuto tanto. Ieri gli ho mandato un videomessaggio, spero gli sia arrivato, ricordando la sera prima di Parma-Milan quando gli dissi che l'avrei messo in campo. Era molto giovane, sicuro di sé stesso e con qualità straordinarie. Era inevitabile che prima o poi sarebbe successo, è successo con me e sono orgoglioso di averlo fatto".

Immaginava che sarebbe arrivato così a 40 anni?
"È difficile, un ragazzo di 17 anni ha tante incognite davanti a sé. Lui ha qualità, ha una famiglia forte e ha grandi meriti. Poi ha trovato amicizie e compagnie giuste, credo che questo risultato vada attribuito a lui".

Dovrebbe continuare?
"È una scelta che va lasciata a lui. Mi piacerebbe che continuasse, credo che lui stia pensando molto a cosa fare, penso che si farà aiutare. Io lo vedo cresciuto come uomo, mi auguro che faccia una scelta molto serena".

Tornando alla sfida col Milan. Buffon non era il secondo portiere.
"La cosa più difficile è stato parlare con Nista, che però è stato molto maturo. Essendo lui il secondo portiere sarebbe toccato a lui, però in settimana abbiamo visto che Buffon aveva qualità superiori. Era una scelta scontata. Il difficile è stato dirlo a Nista, con Buffon mi è bastata la sua prima risposta ('Che problema c'è?') per stare tranquillo".

Quel Parma era pieno di campioni.
"Sì, non era un Parma di nomi straordinari, ma sono cresciuti e diventati grandi. Sono risultati scaturiti dal rapporto che avevamo costruito tra di noi. La stima reciproca era incondizionata, Buffon ne ha approfittato".