Schick, difficile tornare indietro dalla Juventus. Chissà che non rimanga

A maggio Patrick Schick aveva una destinazione. Torino, con la Juventus in prima fila, già intenzionata a spendere i 25 milioni di clausola rescissoria. I bianconeri avevano già chiuso per il ceco, bruciando tutta la concorrenza, assicurandosi un vice Dybala (o Higuain) che può tranquillamente svariare su tutto il fronte d'attacco. Salvo dipendere dalle visite mediche che, alla fine, hanno trovato un problemino che ha pregiudicato l'affare.

Riavvolgendo il nastro ai giorni nostri, Schick rimane ancora "senza squadra". O meglio, rimane alla Sampdoria, pur intenzionato a non accettare la corte di club intermedi. Due le possibilità: o Juventus o Inter, perché i bianconeri continuano a rimanere interessati - ma non alle cifre richieste dai blucerchiati - mentre i nerazzurri hanno già formulato un'offerta di prestito con diritto di riscatto, pronto a diventare obbligo in brevissimo tempo. E la Roma? È finora l'unica squadra ad avere presentato un'offerta concreta - e accettabile - per il ceco, pur non riuscendo a vincere la concorrenza delle strisciate.

Schick quindi rimane in attesa. Magari del Paris Saint Germain, interessato ma non ancora offerente, oppure di un club di livello altissimo. Ma, come per altri giocatori, rischia di rimanere bruciato da una scadenza a brevissimo giro di posta. Mancano solo otto giorni per concludere un'estate che sembrava partita nel migliore dei modi.