Scoppia il "caso Dembelé": i precedenti Aguero, Osvaldo e Maksimovic

"Dembelé oggi non è con noi, abbiamo cercato di raggiungerlo per capire il motivo. Speriamo non sia successo nulla". Non è certo la prima volta che un giocatore sparisce, ma il caso di Ousmane Dembele è destinato a far discutere almeno per tutta la prossima settimana. Il Barcellona infatti spinge forte per avere il giovane esterno di Vernon e Dembelé sembra aver voglia di rompere definitivamente col club che lo ha lanciato nel grande calcio. Non il primo, dicevamo: ricordiamo tre casi che hanno fatto letteratura in questo calciomercato moderno, dove il potere è sempre più sbilanciato verso i calciatori, e i rispettivi agenti, e sempre meno verso i club.

IL CASO AGUERO - Stufo delle scarse ambizioni e delle possibilità minime di lottare con le big della Liga, Real e Barcellona, Sergio Aguero sceglie di non presentarsi alla ripresa degli allenamenti in casa Atletico Madrid nell'estate del 2011: alle spalle del Kun c'era infatti il ricchissimo Manchester City di Roberto Mancini, che lo portò infine in Premier.

IL CASO OSVALDO - Avventura in Premier poco soddisfacente per Pablo Daniel Osvaldo, porta in Inghilterra dal Southampton ma ben presto insoddisfatto dell'atmosfera intorno al campionato inglese. Per l'italoargentino, dopo la rottura coi Saints, c'è un triplo prestito: Juventus, Inter e infine Boca Juniors. A scatenare le ire del club, la mancata presenza agli allenamenti nel luglio del 2014.

IL CASO MAKSIMOVIC - E' passato solo un anno dall'atto di forza di Nikola Maksimovic, a quel tempo giocatore del Torino: il 12 agosto 20160 il centrale non si presenta al centro Sisport per l'allenamento, mandando su tutte le furie Mihajlovic e la società. Il Napoli, che lo seguiva da tempo, a quel punto ha la possibilità di tesserare il giocatore e metterlo a disposizione di Sarri.