Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Se ad Atene piange allo Sparta non ride. Stramaccioni, altro flop europeo

Se ad Atene piange allo Sparta non ride. Stramaccioni, altro flop europeo
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 6 marzo 2018, 16:302018
di Gaetano Mocciaro

È finita oggi l'avventura di Andrea Stramaccioni allo Sparta Praga. Un amore mai sbocciato tra le parti, soprattutto a causa dei risultati al di sotto delle aspettative. In Repubblica Ceca quest'estate erano arrivati nomi di grido, come non se ne vedono in un campionato non certo noto per grandi disponibilità economiche: Janko, Biabiany, Mavuba. Eppure non è bastato, anzi: ingaggi alti, resa in campo al di sotto delle aspettative. A partire dall'Europa League, dove la squadra è subito uscita ai preliminari e a ruota in campionato.

L'internazionalizzazione non è stata digerita in un sistema diverso come quello ceco e lo stesso Stramaccioni ha ammesso difficoltà nel capirne la mentalità. I tifosi non hanno mai accettato il tecnico e lo striscione esposto lo scorso dicembre, un biglietto di sola andata per Roma, faceva capire il basso livello di popolarità nell'ambiente Sparta.

Il fallimento allo Sparta segue quello di Atene, sponda Panathinaikos, seguendo alcuni punti comuni: la possibilità di acquistare molti calciatori non riuscendo a far fare il salto di qualità alla squadra. In Grecia fece arrivare ben 19 volti nuovi in un anno, senza far fare alla squadra il salto di qualità: un solo derby vinto su 8, molti infortuni muscolari e scarsi risultati sul campo. Al Pana ebbe una seconda chance dopo la prima stagione in cui arrivò a campionato in corsa, cosa che a Praga non gli è stata concessa. E ricominciare adesso non sarà facile.