Skriniar vs. Musacchio - Il predestinato e il perseguitato dalla sfortuna
Da due stagioni è in cima alle classifiche di rendimento della Serie A. Prestazioni sempre positive, grande sicurezza e tempismo negli interventi, eleganza e personalità: Milan Skriniar si è imposto subito nell'Inter di Luciano Spalletti, diventando un perno nella difesa nerazzurra, elemento imprescindibile per tutta la squadra. Lo slovacco, scoperto dalla Sampdoria di Ferrero, che lo prelevò dallo Zilina per 1 milione di euro, ne è costati 27 alla famiglia Zhang. Un investimento che ha portato i frutti sperati, perché adesso il 23enne di Žiar nad Hronom ne vale almeno il doppio. Su di lui ci sono tutti i maggiori club europei, disposti a fare follie per assicurarsi uno dei migliori difensori della Serie A e, probabilmente, del mondo.
Meno appariscente ma altrettanto affidabile è Mateo Musacchio, un giocatore che è sempre stato sul punto di fare il salto di qualità, ma che ogni volta ha dovuto riconquistarsi la stima e gli apprezzamenti degli addetti ai lavori. A 23 anni sembrava essere il miglior centrale argentino in circolazione, poi la sfortuna si è accanita pesantemente, facendogli di fatto saltare due stagioni agonistiche. Il Villarreal lo ha aspettato e coccolato, poi ha accettato a malincuore di cederlo al Milan. Titolarissimo prima con Montella e poi con Gattuso, ha perso lo status da inamovibile a inizio 2018, riconquistandolo nella prima parte della stagione in corso, complici anche il difficile adattamento e i problemi fisici di Caldara. Marcare il connazionale Icardi sarà impresa complicata, perchè il capitano avversario si è finalmente sbloccato e un anno fa segnò una tripletta nel derby d'andata.