Tanto tuonò che piovve. Emre Can, svolta dopo un anno di trattative

Era il 14 gennaio 2017, poco meno di un anno fa, quando la Juventus contattò per la prima volta il Liverpool per chiedere informazioni su Emre Can. L'interesse per il centrocampista tedesco di origine turca però in quella sessione di mercato non si concretizzò nonostante lo stesso giocatore chiedesse garanzie di impiego dopo parecchie panchine filate.
Il nome continuò comunque a rimbalzare fino alla chiusura del mercato per poi tornare di moda i primi giorni di giugno, quando la scadenza del contratto 12 mesi dopo faceva pensare all'affare in ottica bianconera. E non solo, visto che pure il rampante PSG iniziò le manovre di avvicinamento. Ma la Juve, grazie ai frequenti contatti con l'agente, sembrava (e forse era) già in pole. Fino al 15 giugno quando il Liverpool, stanco dei continui rumors, provò ad accelerare per il rinnovo con una proposta da 100mila sterline a settimana fino al 2021. Un rinnovo che, giusto sottolinearlo, non è mai arrivato ma che comunque testimonia l'apprezzamento e la considerazione del giocatore da parte della dirigenza Reds e pure di Jurgen Klopp.

Per tentare il club inglese la Juve provò a mettere sul piatto cifre interessanti, circa 25 milioni di euro, ma niente anche in questo caso. Un ultimo tentativo, quasi disperato, arrivò nelle ultime battute della sessione estiva, prima della firma di Matuidi, ma Jurgen Klopp chiuse la porta e decise di trattenere Emre Can. Con o senza rinnovo. Anche perché in Inghilterra non è una rarità vedere giocatori importanti lasciare le squadre di appartenenza a zero dopo la naturale scadenza del contratto. Perché questa chiusura alla cessione durerà anche questo gennaio, mentre per giugno tutto sembra oramai apparecchiato. Emre Can ha rifiutato (e continuerà a farlo) ogni proposta di rinnovo Reds, con la Juventus che conta di raccogliere i frutti di una semina iniziata un anno fa.