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Tare, controversie e plusvalenze di un direttore sportivo rivalutato

Tare, controversie e plusvalenze di un direttore sportivo rivalutatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 24 gennaio 2018, 07:302018
di Gianluigi Longari
fonte Sportitalia

Ci ha messo forse un po’ più del dovuto, per quello scetticismo dilagante che fa da aura alle operazioni di mercato firmate dalla Lazio di Lotito. Un po’ perché il blasone della piazza esigerebbe nomi confacenti alla storia recente di una società di primaria importanza per il calcio nei nostri confini ed oltre, un po’ perchè l’indirizzo della proprietà è da sempre, quello di essere autosufficienti senza allungare il passo più delle fisiologiche possibilità. Un dogma che Igli Tare è stato a tratti discutibile, ma ad altri fenomenale nel trasformare in realtà. L’obiettivo non è quello di incensare ad ogni costo, ma piuttosto quello di soppesare pro e contro di una gestione che a livello economico, plusvalenze alla mano, non può che guadagnarsi qualche nota di merito. E così se da un lato la fortuna ha avuto un immenso ruolo nella felice scelta di Simone Inzaghi dopo la querelle Bielsa, dall’altro sono state la preparazione e l’intuizione a regalare Milinkovic Savic, l’attuale centrocampista più corteggiato d’Europa per distacco, ai tifosi biancocelesti. Acquisto discusso, è vero, al punto che il serbo stava firmando altrove, ma la capacità di uscire vincitori da una diatriba di mercato, specie se il “proprio”, non può essere un demerito.

Semplice oggi spellarsi le mani per le giocate di Luis Alberto: meno investire 5 milioni prima, e soprattutto riscommetterci sopra parecchi anonimi mesi dopo. Il cambio Lucas Biglia - Lucas Leiva, per proseguire, non ha certo privato la squadra biancoceleste della propria compattezza in mediana, e De Vrij è stato consacrato proprio dalla sua esperienza capitolina alla stregua di uno dei migliori difensori del continente, esattamente come Hoedt: preso a zero e rivenduto a 18 milioni. Gestione contrattuale da rivedere e negativa, senza dubbio, ma l’equidistanza del giudizio era stata una delle premesse.
Anche perchè la strategia del braccio di ferro, bilanci alla mano (Keita), alle volte può anche pagare. Insomma un personaggio controverso, poco incline al confronto, ma che al netto di meriti e demeriti, sembra avere incanalato una strada felice per lui e per chi usufruisce delle sue intuizioni. E stavolta il contratto in scadenza è il suo…