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TMW RADIO - Colantuono: "Attenzione alla Lazio. Atalanta non sorpresa"

TMW RADIO - Colantuono: "Attenzione alla Lazio. Atalanta non sorpresa"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 12 ottobre 2017, 20:452017
di Ivan Cardia

"Un campionato un po' come da copione, come da vigilia, hanno un po' fatto meglio in questo inizio la Roma, l'Inter e la Lazio, che non va sottovalutata. Chi avrà la forza di attaccarsi a questo carro andrà avanti, perché saranno queste a lottare per il vertice". Ne è certo Stefano Colantuono che, intervenuto al TMW Radio Night Show, guarda anche alla splendida Atalanta di Gian Piero Gasperini: "A mio avviso, nonostante si fosse parlato di una squadra indebolita per la perdita di alcuni pezzi importanti, per me ora è più forte. Per quello che fa vedere in campo, ha dimostrato di reggere il doppio confronto, perché comunque a parte qualche battuta d'arresto immeritata, sta facendo bene. Non è una sorpresa".

Sul suo periodo a Bergamo.
"Quando si fanno questi discorsi dobbiamo stare sempre attenti a parlare. Gasp e il gruppo hanno meriti importanti, il lavoro era partito anni fa. Vincere la B e consolidarsi in A, perché nei due anni, nonostante abbiamo patito qualche penalizzazione, siamo stati bravi a tenerci la categoria. Sempre con saliscendi. Anche sotto la mia gestione ha venduto giocatori importanti, è chiaro che le cifre non fossero quelle che girano ora".

Su Gomez.
"Per me non è una sorpresa. Faccio un piccolo passo indietro: all'improvviso, all'ultimo giorno di mercato, dovevamo sostituire Bonaventura. Pierpaolo (Marino, ndr) disse che c'era l'opportunità Papu Gomez. Il ragazzo dovevamo accontentarlo, voleva fare il salto di qualità. Arrivava però da circa cinque o sei mesi di inattività, perché c'erano dei grossi problemi. Noi dovevamo farlo giocare subito, poi ebbe un infortunio muscolare. I primi mesi non furono brillantissimi. Io in quell'anno interruppi il rapporto per altri motivi. Nel finale di campionato iniziò a carburare. Poi superati i problemi fisici ed entrato in condizione ora è strabiliante, è uno dei pochi giocatori che può fare la differenza".

Su Baselli.
"C'era anche Zappacosta. Abbiamo messo in luce Gagliardini, che ha giocato in Coppa Italia sotto la mia gestione. Erano ragazzi che incominciavano ad affacciarsi. Lo stesso Peluso che recuperammo dopo la retrocessione. C'erano calciatori in difficoltà come Padoin e Consigli. L'Atalanta ha fatto cassa, certo non alle cifre di Gagliardini e Kessie. Penso allo stesso Gabbiadini".

Sulle avventure di Udine e Bari.
"Io non commento mai, all'Udinese stavo facendo il campionato che abbiamo sempre fatto. La squadra era tranquillamente salva, aveva gli stessi punti dell'Atalanta. Aveva la possibilità di giocare 5 partite in casa su 9. La situazione era gestibilissima. A Bari abbiamo fatto una rincorsa molto importante, era a 3 punti dai playout. Provato con una sterzata con un mercato oneroso a gennaio, prendendo però giocatori che non stavano facendo molto. Nel mese più importante abbiamo avuto una moria incredibile, tantissimi infortuni e tutti davanti. Se perdi di colpo Brienza, Floro Flores, Raicevic... Per me è stata una bella esperienza".

Sul Torino.
"Ha perso qualche punto sul campo, è una rosa nettamente all'altezza per lottare per l'Europa League. Ho avuto l'opportunità di lavorare con Cairo".

Sul futuro.
"Non sto facendo nulla di straordinario, sono andato a trovare dei colleghi come Gasperini. Per vedere anche i miei ex collaboratori oltre a giocatori, sono stato 7 anni a Bergamo".