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TMW RADIO - Hubner: "Il Brescia mi ha deluso. Conte? Diciamo che ha sbagliato destinatario"

TMW RADIO - Hubner: "Il Brescia mi ha deluso. Conte? Diciamo che ha sbagliato destinatario"TUTTO mercato WEB
giovedì 27 agosto 2020, 18:59Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Dario Hubner intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex attaccante Dario Hubner è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Una volta si parlava poco durante la settimana e tanto la domenica in campo. C'era da dare tutto e basta".

C'è qualcosa che ha riscoperto in se stesso ripercorrendo la sua vita per il libro?
"Più che della parte calcistica, grazie a questo libro mi son tornati in mente i ricordi di bambino, di quando avevo 8, 12 anni: raccontando a Marino mi sono venute fuori cose che pensavo di essermi dimenticato, le migliori della vita".

Lei che ci ha giocato, pensava a un Pirlo subito allenatore della Juventus?
"Questo è il calcio di oggi, si fa presto a diventare allenatori di Serie A. Ricordo che trent'anni fa ti ci voleva un ventennio tra B e C. Di Andrea posso dire che era un ragazzo stupendo, diligente e non si è mai permesso di rispondere ai vecchi, da intelligente qual è. Non mi ha sorpreso la sua carriera, mentalmente pensava alle cose un istante prima degli altri. Come allenatore è da scoprire, e gli auguro tutto il bene del mondo".

Cercherà un calcio aggressivo?
"Se da allenatore farà le cose che voleva fare in campo, beh, la Juve ha trovato un allenatore ideale. Sarà un bel test".

Come le è sembrata la ripartenza senza pubblico?
"Mi ha dato quasi fastidio, c'è bisogno del tifo e penso che alcune squadre ci abbiano rimesso dei punti, sia in campionato che in Champions. Tanti giocatori sono abituati a caricarsi col pubblico, ma credo che qualcuno abbia dato meno".

Ci racconta un aneddoto su Baggio?
"Quando arrivò ero capitano e sapevo benissimo che avrei dovuto dargli la fascia. Gliel'ho consegnata in camera col presidente Corioni e gli ho detto che sì, gli davo la fascia ma che i rigori li avrei tirati ancora io. Lui mi disse di sì, non c'erano problemi. Lui poi tirava le punizioni, e le tirava anche bene!".

Si immaginava questa annata del Brescia?
"Mi hanno proprio deluso, devo essere sincero. Qualche pedina avrebbe potuto fare bene in Serie A, mi aspettavo sicuramente la salvezza. Giocavano bene ma raccoglievano pochi punti, e se sbagli più degli altri è giusto retrocedere".

Balotelli è mancato?
"Gli attaccanti spesso sono bravi quando messi in condizione di tirare in porta. Ricordo il Belotti pre-Covid che andava male, poi quando la squadra si è sbloccata, è tornato a segnare... Le colpe per me sono 50 e 50".

Questa crisi rischia di essere il punto del non ritorno del dilettantismo?
"Per me torneremo indietro di una ventina d'anni, quando nelle squadre di Promozione e Prima Categoria si rappresentavano la squadra del proprio paese, divertendosi e senza pensare a chissà che".

Perché siamo ancora così poco coraggiosi con i giovani?
"Prima di tutto si cercano soltanto i risultati, seconda di poi dovremmo parlare dei settori giovanili. Forse di recente siamo un po' migliorati, ma guardando le squadre Primavera sono piene di stranieri con pochissimi italiani. Diamo più fiducia agli italiani, che ce ne sono di bravi".

Chi è il Freddie Mercury del calcio?
"Simpatizzo per il Bayern e devo dire che mi ha impressionato: hanno Gnabry, Coman, Perisic, Goretzka... Un calcio bellissimo. Hanno meritato di vincere la Champions, si sono rivelati superiori".

Gli allenatori oggi sono più giovani?
"Oggi è più facile, hai più strumenti, numeri, dati... E poi se magari il centrale marca al contrario, l'allenatore in panchina non se ne accorge".

Ripartirete con la vostra accademia?
"Sì, dovremmo farlo per settembre-ottobre. Speriamo di ripartire, sempre in sicurezza".

Cosa ne pensa delle lamentele di Conte? L'Inter sarà favorita per lo Scudetto?
"A parte che sono un po' interista... Me lo auguro. L'Inter è un'ottima squadra e con una-due pedine importanti potrebbe avvicinarsi molto al livello della Juventus. Sulle sue dichiarazioni dico che bisogna capire cosa intendeva... Anche Mourinho era così, seppure non attaccava la società, anzi, voleva prendersi la pressione. Diciamo che ha sbagliato destinatario".

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