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TMW RADIO - Luciano: "Chievo nel cuore. Pellissier darà ancora molto"

TMW RADIO - Luciano: "Chievo nel cuore. Pellissier darà ancora molto"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 25 luglio 2017, 08:182017
di Lorenzo Marucci

Luciano Siqueira de Oliveira, grande ex del Chievo, è adesso a Coverciano, dove sta partecipando al ritiro dei calciatori senza contratto (organizzato dall'Aic) che permette di conseguire l’abilitazione ad Allenatore di base - Uefa B. "E' bello essere qui, è un'esperienza nuova. Ho smesso da tanto tempo, ora posso imparare dagli allenatori che sono qui. Se voglio fare l'allenatore? Proverò a partire iniziando dai piccoli per poi magari passare ai grandi. Vorrei cominciare dall'Italia, ma ancora è da valutare, mi metterò in contatto con le persone che ho conosciuto in carriera.

Il Chievo è sempre nel suo cuore?
Sì, sono stato una vita lì, ho dato tanto e loro hanno dato moltissimo a me. Sono contento di tutto questo. Spero di iniziare la mia nuova carriera da lì".

Qual è il segreto del Chievo che riesce a disputare campionati sempre tranquilli e positivi?
"Da quando sono arrivato lì, l'obiettivo minimo è la salvezza. Il Chievo è una famiglia e chi arriva da fuori deve capire che deve far parte della famiglia. Lì serve il gruppo unito per pensare ad un solo obiettivo".

Se pensa a Pellissier che cosa le viene in mente?
"Grande allegria, ho fatto parte di una storia con lui e sono contento di ciò che sta facendo, è una bellissima soddisfazione. Può dare ancora tanto. L'anno scorso ha fatto benissimo, alla faccia di chi non ci credeva. Ogni anno è una nuova sfida per lui. E' bravo in campo e fuori.

E' sempre in contatto con Delneri?
"L'ho perso un po' di vista, però il rapporto resta quello di prima. Lo ringrazio tanto perché mi ha fatto diventare importante".

Che cosa non ha funzionato all'Inter?
"Vari fattori: ero in prestito e mi aveva voluto un tecnico (Cuper) che poi fu esonerato dopo quattro giornate. Chi arrivò dopo di lui (Zaccheroni) aveva un altro schema di gioco, il 3-5-2 e la posizione in cui dovevo giocare era quella del grande capitano Zanetti. Un esempio per tutti che ora fa il vicepresidente dell'Inter.

Un ricordo invece del Bologna?
Bella esperienza, arrivai in Italia e approdammo in semifinale di Uefa e di Coppa Italia. Con Mazzone ci siamo tolti belle soddisfazioni".