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TMW RADIO - Marchetti: "Il sacrificio di Bonucci renderà la Juve migliore"

TMW RADIO - Marchetti: "Il sacrificio di Bonucci renderà la Juve migliore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 19 luglio 2017, 06:562017
di Michele Pavese

Intervistato dai microfoni di TMW Radio, l'editorialista di tuttomercatoweb.com, Luca Marchetti, ha parlato dei temi più caldi del mercato (ma non solo) nelle ultime ore: "Il Napoli, ad oggi, è l'antagonista principale della Juventus. Manca ancora tanto alla fine del mercato, ma la squadra di Sarri ha il vantaggio di non aver cambiato molto, i giocatori si conoscono a memoria. Berenguer? Il Napoli non si aspettava l'inserimento del Torino, forse ha atteso un po' troppo per chiudere, favorendo i granata, che adesso si allontanano verosimilmente da Zapata dopo questo sgarbo. I partenopei potrebbero andare su giovani con un basso profilo mediatico, intanto hanno tolto dal mercato Giaccherini".

Sul Milan e il centravanti

"Kalinic ha più possibilità degli altri, soprattutto per una questione di prezzo. Costa meno del doppio rispetto agli altri obiettivi, anche se è meno giovane. E poi piace a Montella, dà garanzie sul piano tecnico e tattico. Gli altri hanno più appeal a livello internazionale, se arrivasse un altro giocatore dal grande peso specifico dopo Bonucci, il Milan riacquisterebbe la credibilità persa negli ultimi anni. Belotti? Il Torino sa che il Milan sta trattando con il giocatore, ma chiede troppo. Per quanto riguarda Aubameyang: lui vuole andare via dal Borussia, ma non ha grande mercato. Ha avuto un'offerta quasi irrinunciabile dalla Cina, ma ha preferito non andare. Qualcuno vocifera ci sia il Chelsea dietro, anche se ci risulta che i Blues andranno su Aguero. Se dovesse chiedere un ingaggio basso e il Borussia abbassare le pretese, potrebbe essere una soluzione. Non credo che arriverà un giocatore con uno stipendio maggiore di quello di Bonucci. Morata? Il Milan lo aveva in pugno, dopo Cardiff e le dichiarazioni i rapporti si sono irrigiditi e non credo che adesso i rossoneri vogliano tornare sui loro passi. C'è un pizzico di rivalsa nei confronti di un giocatore che aveva chiuso la porta".

La Juve come si muoverà?

"I tempi per l'acquisto di Bernardeschi non si possono stabilire, la trattativa non è semplice anche se è ben impostata. Ci sono contropartite richieste dalla Fiorentina, come Pjaca e Sturaro. L'altro obiettivo della Juve è un centrocampista, obiettivo da due anni ormai. Il sacrificio di Bonucci è stato fatto per rendere la rosa più competitiva e rendere più efficaci altre zone del campo. Per quanto riguarda la difesa, Allegri ha quattro difensori, la Juve non ha intenzione al momento di spendere soldi per quel ruolo. De Vrij, Papastathopoulos e Caldara sono i nomi che eventualmente potrebbero essere presi in considerazione".

Come vedi la nuova Inter di Spalletti?

"Il mercato dell'Inter è diverso da quello del Milan e deve tenere conto degli accordi con la Uefa per il fair-play. Dipende molto anche dalla cessione di Perisic, intanto hanno chiuso per Vecino. Perisic non vuole partire per la Cina secondo alcuni colleghi, eventualmente al suo posto entrerebbe Keita. L'Inter ha la capacità imprenditoriale di fare grandi colpi, ma deve rimanere all'interno di un recinto di regole che bloccano le trattative. E sicuramente parte da una buona base, anche se i giocatori hanno deluso nella scorsa stagione, al contrario di quelli del Milan per esempio. L'Inter cambierà 3/11 dei titolari, il Milan molti di più. Prenderà il terzino (Dalbert), un difensore centrale (forse Diop), poi ha già preso Borja Valero. La formazione per il resto resta la stessa".

La Roma invece non ha ancora messo a segno grossi colpi

"C'è l'accordo tra le società ma ci sono tempi tecnici che impediscono alcune formule che le società volevano utilizzare. Ci sono difficoltà, non escludo che la Roma possa stancarsi e abbandonare questa pista. Da un punto di vista tecnico è un buon affare, ma non credo sia l'unico a far comodo ai giallorossi. Per la seconda volta, Defrel potrebbe restare deluso. Poi c'è il discorso legato a Mahrez e sono curioso di vedere Under: Monchi difficilmente sbaglia questi colpi, quando fa delle scommesse generalmente le vince".