TMW RADIO - Parisi: "Karamoh ha voluto l'Inter, c'erano Fiorentina e Barça"
Ospite di TMW Radio, l'agente Fabio Parisi, che tra le altre operazioni ha fatto parte dell'entourage che lavorato a quella che ha portato Yann Karamoh dal Caen all'Inter: "Quando un giocatore fa una scelta, alla lunga le cose vanno a posto. È stata una trattativa complessa, poi la volontà del giocatore e quella dell'Inter hanno fatto sì che tutto si risolvesse".
C'era anche la Fiorentina. Si è tirata fuori per una questione di prezzo o per la volontà del giocatore?
"Il mercato è sempre in piena evoluzione. È un talento, la Fiorentina ci aveva visto giusto: si era interessata, come altre squadre inglesi e anche il Barcellona. Però è stata una scelta del ragazzo, legata al progetto sportivo e ad altre situazioni. Senza nulla togliere al progetto sportivo di Corvino e della Fiorentina, ha fatto un'altra scelta".
Si può dire che è Spalletti il vero colpo di mercato dell'Inter?
"Sta mettendo a posto l'Inter, ha risolto il problema degli esuberi, ma ha anche rivitalizzato giocatori che erano in rosa e non dico fossero stati messi da parte, ma non erano considerati parti del progetto. Ha voluto lavorare con tutti i giocatori e devo dire che la sua mano si vede, sia sul campo sia in certi atteggiamenti in allenamento".
Luiz Gustavo era nel mirino delle milanesi.
"È un giocatore che risolve certi tipi di problematiche: ha personalità, esperienza e carisma. Tutti sapevano che avrebbe lasciato il Wolfsburg, per scelta sua e cambiamento di progetto da parte del club. A lui si sono interessate anche squadre italiane: hanno chiesto informazioni, è un giocatore che hanno monitorato perché poteva essere funzionale a entrambi i progetti".
Aubameyang è stato seguito a lungo dal Milan.
"Era più che una suggestione, io credo che Mirabelli a livello tecnico e Fassone a livello economico ci hanno provato. Poi non me sono occupato, non so cosa sia successo in concreto e non spetta a me dirlo, però a un certo punto si è pensato, sapendo che la risposta sarebbe stata quella di un muro di gomma, di non tentare".