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TMW RADIO - Savini: "Keita, strategia chiara: vuole solo la Juventus"

TMW RADIO - Savini: "Keita, strategia chiara: vuole solo la Juventus"TUTTO mercato WEB
© foto di Mourad Balti Touati/Photoviews
giovedì 20 luglio 2017, 16:362017
di Gaetano Mocciaro

Ulisse Savini ai microfoni di TMW Radio.

su Belotti al Milan: "Ci credo ma credo anche che sia molto difficile. Il Toro in questo momento vende bene e credo che non sarà facile portargli via il centravanti facilmente. Sono più negativo che positivo".

Quanto conta in queste situazioni la volontà del giocatore?: "Conta e tanto, alcune volte è decisiva. Ma alcune volte queste cose vengono esasperate. Mi spiego: Belotti ha firmato un contratto e credo sia cosciente di aver firmato a determinate condizioni, anche in riferimento alla clausola. Se il prezzo di Belotti è 100 milioni la società che lo vuole deve avvicinarsi il più possibile, magari a 70-75. Solo allora l'intervento del giocatore può essere decisivo".

Sul mercato del Milan e il FPF: "Sono un po' sorpreso. È vero, sappiamo del fondo che ha finanziato il Milan però mi sembra assurdo vedere la velocità e la facilità di spesa. O le spalle del Milan sono tanto larghe altrimenti qualche perplessità ce l'ho".

sul no di Keita al Milan: "Nei suoi sogni c'è la Juve. Lui in quel momento valutava il Milan come club pieno di punti interrogativi. Certo, il Milan di oggi che prende Calhanoglu e Bonucci è diverso e se l'offerta fosse stata fatta adesso sarebbe stata considerata più allettante, quindi è una questione di tempi. È anche vero che Keita ha 22 anni, si sta affermando adesso e mi lascia perplesso il fatto che possa rifiutare il Milan. L'atteggiamento generale è di arrivare a un certo risultato. Io ci sono passato in questa situazione in precedenza con Diakité. Ho gestito per 5-6 anni Keita, lo conosco e l'atteggiamento mi sembra chiaro, lui vuole andare alla Juve e fatico a criticarlo dato che la Juve è attualmente il club italiano più importante. Keita è un ragazzo che nello spogliatoio si fa sentire, non è un silenzioso né un accondiscendente. Lo spogliatoio della Juve è uno spogliatoio che permette di gestire certe situazioni. Già nello spogliatoio dell'Inter lo vedo un po' meno. Il Milan come gestione delle situazioni e dello spogliatoio è quello che si avvicina di più alla Juve".

Clima teso attorno a Keita. Come finirà?: "Il buon senso porta a dire che è meglio venderlo adesso, mi sembra evidente. Devi comunque avere a che fare con una società che ha un presidente non malleabile. Forse a torto o ragione lui si sente un po' ricattato perché vuole vendere il giocatore al valore reale. Diciamo che da entrambe le parti finora non è stato usato molto buon senso".

Sulla Lazio e la gestione delle scadenze: "Molti calciatori non vedono la Lazio come un punto di arrivo ma come un'opportunità per mettersi in mostra per poi andare in un altro club. Ad esempio Candreva, che lascia la Lazio per l'Inter che poi arriva in campionato dietro la Lazio. Se però parli con Candreva ti dice che il passaggio all'Inter è stato un salto di qualità. In situazioni così arrivi a un bivio in cui quando sei a scadenza o sposi il progetto della Lazio o fai il braccio di ferro".