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TMW - Sibilia: "Mancini scelta di qualità. Ma potevano avvisarci"

TMW - Sibilia: "Mancini scelta di qualità. Ma potevano avvisarci"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 15 maggio 2018, 16:062018
di Ivan Cardia

Dalle difficoltà elettorali di fine gennaio, all'unità di intenti degli ultimi giorni. Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, è stato ospite oggi della Lega Pro di Gabriele Gravina, nella giornata dedicata al benvenuto alle squadre neopromosse in Serie C. L'occasione per fare il punto sullo stato del calcio italiano: "Io sono qui per ringraziare le nove società che hanno vinto il campionato dilettanti. È un augurio per il futuro, affinché possano avere sempre un ricordo positivo della LND. C'è bisogno di essere attenti e parsimoniosi nella gestione del calcio professionistico. Io ci tengo molto, passano da una organizzazione di qualità ma dilettantistica al calcio professionistico. Devo dare atto alla Lega Pro che aiuta molto le società nell'ambientarsi. Io sono contento di salutare, senza arrivederci, queste società".

Oggi è il giorno di Roberto Mancini sulla panchina dell'Italia.
"Bisogna augurare un buon lavoro al tecnico. C'è però la necessità di portare avanti altri tipi di ragionamenti e discussioni, per quanto attiene tutte le altre questioni in sospeso. Ci apprestiamo a chiedere la convocazione dell'assemblea che dovrà a breve dare un nuovo governo al calcio, concludendo la gestione straordinaria. È vero che è stato commissariato il Consiglio Federale, ma ci sono ancora le varie componenti che rappresentanto il calcio italiano: è stata fatta una scelta di qualità, ma potevano avvisarci".

La FIGC vi ha 'tolto' il calcio femminile.
"In pochissimo tempo c'è stata una posizione del commissario straordinario che requisiva la Serie A e Serie B alla Lega Dilettanti che li organizza da decenni. La FIGC lo ha fatto con un comunicato ufficiale, a cui ci opporremo: è avvenuto senza concertazione e faremo valere le nostre ragioni nelle sede competenti".

Si aspettava un maggiore coinvolgimento su entrambi i fronti?
"Io non metto bocca in quello che è successo. Ma rappresento il 34%, un terzo della Federcalcio: ci potevano avvisare che erano intenzionati a fare una certa scelta in una rosa dei vari candidati. Invece la notifica è arrivata con un comunicato ufficiale, quando ci hanno sottratto il calcio femminile. Siamo dispiaciuti di questo, anche perché è venuto da una persona (il commissario Fabbricini, ndr) che ha fatto della sua moderazione una qualità di vita. Da un momento all'altro ho trovato un uomo cambiato, che è arrivato là a notificare le decisioni. Questo non ci sta bene e procederemo a richiedere l'assemblea assieme a componenti che rappresentano il 73% della Federcalcio: eleggeremo il presidente alla prima votazione".

Cosa intende per tempi brevi?
"Alla scadenza del commissariamento. Chiediamo che ci sia un'assemblea ordinaria che riporti il nostro calcio a essere autonomo da gestioni esterne. Il presupposto era stato quello della mancata elezioni: mettendo d'accordo i 3/4 del calcio mi auguro che si possa trovare una soluzione a breve".

A proposito di elezioni, Malagò ha parlato di metodologia sbagliata.
"Io ho fatto tre riunioni per le deleghe della LND: abbiamo avuto l'unanimità con applausi al sud, al centro e al nord. Non devo rispondere io, hanno risposto i delegati".