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Torino, Mihajlovic: "Niang? Non sono soldi buttati via. Garantisco io"

Torino, Mihajlovic: "Niang? Non sono soldi buttati via. Garantisco io"
© foto di Federico De Luca 2017
domenica 29 ottobre 2017, 23:382017
di Dimitri Conti

Sinisa Mihajlovic, tecnico del Torino, ha parlato a Rai Sport alla fine della partita vinta dai suoi contro il Cagliari: "Sicuramente è una vittoria importantissima, voluta e meritata. Sono tre punti che servivano per uscire dal tunnel e tornare là dove ci spetta. Il gruppo ha dimostrato di essere unito e sono stati bravi a ribaltarla. Voglio ringraziare i tifosi per esserci stati vicini. Nel secondo tempo potevamo fare due-tre gol: non li abbiamo fatti e abbiamo sofferto. Era fondamentale vincere e si è visto lo spirito Toro. Non penso all'esonero, conosco i rischi ma ho sentito sempre la fiducia della società. Erano più che altro i rumors intorno: la squadra era unita, dobbiamo credere in quello che stiamo facendo e lavorare. Siamo stati sfortunati, abbiamo avuto molti infortuni: basta vedere oggi Obi, Ansaldi e Belotti che partita hanno fatto. Ma anche Barreca, Lyanco... è difficile rimpiazzarli. Molti giocatori avevano fatto due allenamenti in questa settimana: li ho messi in campo perché ho solo loro. Spero che i razzisti siano sempre in minoranza rispetto alla gente per bene.

Mi dispiace quando succedono queste cose, mi dispiace dirlo ma questa è un po' l'Italia. E mi spiace dirlo: dopo la Serbia per me è il miglior paese al mondo ma succedono cose che altrove non succedono. La squadra ha sempre giocato per me: non ci sono mai stati problemi. Solo con il Verona si è inceppato qualcosa. Nelle altre gare abbiamo fatto quello che dovevamo fare e non è un problema tecnico-tattico ma di spirito. Non gli ho visto la voglia nelle ultime partite e allora sono intervenuto. L'hanno fatto inconsciamente e siccome questa è una fase due nella quale si lavora sui particolari e che l'anno scorso abbiamo lavorato sui principi morali, siamo tornati a fare quello che facevo l'anno scorso. Dobbiamo continuare così: se non metti in campo la rabbia e la voglia di vincere diventa dura. Anche Niang sa che deve crescere: garantisco che non sono soldi buttati via. Lui è un ragazzo particolare, che ha le qualità per fare bene e so che lo farà. In queste ultime partite ho dovuto cambiare: con quattro attaccanti eravamo troppo scolastici. Non creavamo più e dovevo lavorare sul rinforzare la difesa. Sono sicuro che tornerà quello del Milan".