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Toro, ultima gioia al Ferraris. Mazzarri: "Spirito giusto ma in ritardo"

Toro, ultima gioia al Ferraris. Mazzarri: "Spirito giusto ma in ritardo"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 21 maggio 2018, 09:002018
di Marco Spadavecchia

Il Toro chiude in bellezza. L'ultimo atto del cammino della squadra di Mazzarri, inutile ai fini della classifica, serve all'autostima e alla storia, visto che i granata sul campo del Genoa non vincevano da 37 anni: ultimo successo il 13 settembre del 1981, grazie alla rete di Pulici. Questa volta le firme sono quelle di Iago Falque e Baselli. Una vittoria d'orgoglio per una squadra che, da tempo, non coltivava più velleità d'Europa. Buone indicazioni, comunque, dopo il pari in casa del Napoli e il trionfo all'Olimpico contro la Spal. La stagione del Torino si chiude al decimo posto a 54 punti. Uno in più rispetto alla passata stagione, lunghezza che può (e deve) rappresentare un punto di partenza da cui costruire il futuro. In attesa del mercato, in entrata e in uscita, e del rebus legato alla permanenza di Belotti, uscito dal campo di Marassi salutando a lungo il feudo della Maratona presente in Liguria. Se sarà un addio, o un semplice arrivederci, lo dirà la calda estate che attende Petrachi e il suo staff.

TORO IN RITARDO - "I ragazzi mi han fatto arrabbiare in alcuni momenti - spiega il tecnico di San Vincenzo dalla pancia del Ferraris - ci siamo complicati la vita. Siamo stati bravi in fase difensiva, meno quando avevamo la palla. Potevamo fare di più. Fare risultato in uno stadio così importante comunque non era facile. Lo spirito assomiglia a quello delle mie squadre del passato. Dispiace che lo abbiamo fatto un po' in ritardo. Arbitro? Io vorrei che non si facessero condizionare dal fattore campo, le partite si spostano se si usano due metri diversi. Mi sono arrabbiato, perché devono stare più attenti".