Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Tragedia Astori, cordoglio Lazio: "Increduli. Siamo una famiglia"

Tragedia Astori, cordoglio Lazio: "Increduli. Siamo una famiglia"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 5 marzo 2018, 07:302018
di Gianluigi Longari

Una storia di mercato racconta di come Davide Astori fosse stato ad un soffio dalla Lazio prima di accasarsi sull'altra sponda del Tevere firmando con la Roma. Acqua passata, alla quale ha fatto spazio l'estremo rispetto per un capitano, ora passato alla Fiorentina, ineguagliabile per serietà e rispetto trasmesso anche agli avversari. Questo il messaggio di cordoglio affidato ai social network dalla Lazio: "La SSLazio, attonita ed incredula, piange la tragica e prematura scomparsa di Davide Astori". Atto dovuto e sentito, cui si sono aggiunte, a getto continuo, le esternazioni degli altri tesserati del club biancoceleste. A partire dai compagni di Nazionale come Immobile: “Non ho parole, Davide, solo profondo dolore. Eri una brava persona e ti sei fatto voler bene da tutti! Ti mando un abbraccio ovunque tu sia. Riposa in pace campione“ passando per altri interpreti illustri come Felipe Anderson: "Vogliamo ricordarti cosi.

Riposa in pace guerriero", o Luis Alberto che augura al capitano dei viola di "Riposare in pace, fornendo tutto l'appoggio agli amici e ai familiari". Fino al pensiero societario, espresso in maniera inequivocabile ed approfondita dal Presidente Claudio Lotito: “Gli atleti sono sottoposti a tutta una serie di controlli, probabilmente non era prevedibile. Ci sono anche cose fulminanti e dalle quali è impossibile capire la causa. E’ chiaro che la modalità di morte fa riflettere su tante situazioni e soprattutto bisogna prevenire quanto più possibile certi fenomeni, attraverso maggiori controlli. Ripeto: sono fattori legati a fenomeni non preventivati. E’ una grave perdita, un ragazzo di 30 anni che lascia la famiglia. Ci siamo uniti al cordoglio della società perché, al di là delle partite e dell’essere avversari in campo, al di fuori siamo una grande famiglia dove deve essere sempre rispettato il valore dell’individuo e dell’essere umano“.