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Trinidad dà, Trinidad toglie. C'è la rivincita: USA appiedati dopo 28 anni

Trinidad dà, Trinidad toglie. C'è la rivincita: USA appiedati dopo 28 anniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 11 ottobre 2017, 11:152017
di Raimondo De Magistris

Due grandi isole e una ventina di isolette minori. Meno di un milione e mezzo di abitanti e l'atletica leggera come sport nazionale. Col calcio a fare da contorno. Trinidad e Tobago questa notte ha compiuto probabilmente l'impresa più sorprendente di questo ultimo giro di qualificazioni: già spacciata in virtù delle otto sconfitte rimediate nelle nove precedenti gare, ha battuto gli USA 2-1 e ha estromesso gli Stati Uniti dopo sette Mondiali consecutivi.

La rivincita è un piatto che va servito freddo, avranno pensato i giocatori dell'isola caraibica che 28 anni fa diedero il via alla lunga epopea a stelle e strisce nella massima kermesse calcistica. Era il 19 novembre 1989, Trinidad e Tobago era a un passo dalla qualificazione e la gara decisiva era proprio contro gli Stati Uniti. Ma a Port of Spain, con un sinistro dalla distanza di Paul Caligiuri allo scoccare della mezz'ora, gli USA strapparono la qualificazione ai caraibici. E loro, per la prima volta, approdarono a un Mondiale.

Una sconfitta che non permise a Trinidad e Tobago di partecipare al Mondiale per altri 16 anni, fino a quel Mondiale del 2006 che in Italia ancora festeggiamo e che Dwight Yorke capitanò al termine di una straordinaria carriera al Manchester United.

E stanotte? A fare la differenza è stato un calciatore molto meno noto. Dopo l'autorete di Gonzalez il gol del 2-0, quello che ha spezzato le ali agli USA, è stato messo a segno dal classe '94 Alvin Jones, calciatore che gioca ancora in patria con il W Connection Football Club. E che dopo stanotte gli Stati Uniti non dimenticheranno facilmente.