Un anno fa l'Inter non dormiva, ora fa il countdown. L'unico rischio? Sottovalutare Simeone

"C'è delusione, sarà una nottata brutta. Non si dormirà e mi prendo la responsabilità". Se vi dicessimo che queste parole sono di Simone Inzaghi, non ci credereste. Eppure, l'allenatore nerazzurro non le pronunciate neanche così tanto tempo fa. L'11 marzo 2023, un anno fa, l'Inter viveva il day after della sconfitta in casa dello Spezia. Iniziava così uno dei periodi più complicati della scorsa stagione, nel corso del quale il tecnico piacentino sarebbe stato messo esplicitamente in discussione e avrebbe poi evitato il peggio in due modi. Il primo: mantenendo dritta la barra, con la fiducia nel proprio progetto calcistico. Il secondo: buttando fuori il Porto e affidando alla Champions i sogni di un futuro ancora roseo.

È cambiato tutto. Un anno dopo, allo stesso punto della stagione, sembra un altro universo. L'Inter è primissima in classifica e dosa persino il turnover: al Picco, per capirsi, aveva perso con una formazione quasi titolare, a partire dalla LuLa lì davanti. Tutto è diverso: forse non il calcio della squadra, che a giocare ci ha sempre provato. Neanche le scadenze imminenti: ieri era il Porto, oggi l'Atlético Madrid. I lusitani rappresentarono un'ancora di salvezza. Gli spagnoli l'occasione di abbellire ancora una stagione già pressoché perfetta.

C'è un solo rischio. Premessa: oggi sarà una giornata cruciale per capire le condizioni di Arnautovic e Carlos Augusto, usciti doloranti contro il Bologna. L'austriaco preoccupa, in ogni caso entrambi non avrebbero giocato contro l'Atlético. Torniamo alla sfida di mercoledì: c'è un solo (piccolo, ai livelli di questa squadra) rischio. Sottovalutare Diego Simeone. Sarebbe legittimo, dato il contesto: all'andata, un risultato più ampio per l'Inter non sarebbe stato un sacrilegio. Nel frattempo, il Cholo è diventato una delle meme base più usate in Spagna, visto che la sua creatura rischia addirittura di scivolare fuori dalla zona Champions. Sarebbe, però, anche un errore imperdonabile.