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Un triste cliché. Aggredite due squadre croate nel giro di pochi giorni

Un triste cliché. Aggredite due squadre croate nel giro di pochi giorni
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 27 aprile 2018, 07:452018
di Dimitri Conti

Purtroppo, si sa, nel calcio dell'Est Europa il calcio spetto assume aspetti piuttosto delicati da gestire. Uno di questi è la violenza, motivo tristemente ricorrente per quanto riguarda la vita e il pallone nella zona ex jugoslava. Quanto vissuto in Croazia nella settimana che si sta ormai avviando verso la sua fine dunque non rappresenta una novità, quanto più un triste cliché che va confermandosi. Nell'arco di poche ore infatti sono stati aggrediti membri di due squadre di prima divisione croata. Prima è stata la volta dell'Hajduk Spalato, che domenica scorsa si giocava la possibilità di continuare a correre per il titolo. Persa, assieme alla partita: gli odiati rivali della Dinamo Zagabria hanno espugnato per 1-2 il Poljud e il giorno dopo a farne le spese sono stati un gruppo di giocatori che stavano passeggiando per la città.

Tra questi l'attaccante Futacs e l'ex italiano Gentsoglou: raggiunti da un gruppo di tifosi estremisti, è scattata una collutazione nella quale la punta ungherese ha riportato dei danni al volto, per fortuna lievi. Poco dopo è stato invece il tempo del Rudes, piccola squadra che lotta per la salvezza. E che, in questo momento storico, starebbe mantenendo direttamente la categoria. Di ritorno dalla trasferta di Zapresic, nella quale hanno pareggiato 1-1 contro l'Inter, l'allenatore José Manuel Aira e membri dello staff tecnico hanno ricevuto la spiacevole visita di un 51enne esaltato che ha provato a far scattare il parapiglia. Si è tutto risolto con l'intervento della polizia ed una denuncia, ma la sensazione che ancora la possibile soluzione sia molto lontana dall'essere trovata, in quella parte d'Europa, è molto concreta.