Una poltrona per tre toscani
Mancano gli scontri diretti e dunque la prova del nove e dei nove, ma pure dei dieci, manca. Però la sensazione è che la poltrona di campione d'Italia sarà spartita tra tre tecnici toscani. Massimiliano Allegri da Livorno, Luciano Spalletti da Certaldo, provincia di Firenze, e Maurizio Sarri che è sì nato a Napoli ma che ha vissuto tutta la sua vita nel Valdarno. Se il terzo è d'adozione, ma che della Toscana incarna pregi e difetti, Allegri e Spalletti lo sono in virtù e mancanze. Dodici è il punteggio perfetto: quattro su quattro, vittorie tonde e rotonde per tre squadre, Juventus, Inter e Napoli, che stanno dimostrando di aver qualcosa più delle altre. Più di un Milan da rodare, più di una Lazio che qualitativamente è buonissima ma non eccellente.
Più di una Roma in rifondazione, più delle altre inseguitrici. La Juventus ha perso Bonucci ma sta dimostrando in Italia di essere sempre nel primo scalino. Il Napoli è sì Mertens dipendente ma è quasi macchina perfetta e Spalletti ha dato all'Inter una quadratura inattesa soprattutto per quanto riguarda la tempistiche. Per questo la poltrona è per tre. Toscani, di nascita o d'adozione. Con l'obiettivo chiaro di vincere lo Scudetto.