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Una sconfitta che sa di rassegnazione. Milan, Atene stavolta è fatale

Una sconfitta che sa di rassegnazione. Milan, Atene stavolta è fataleTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 13 dicembre 2018, 23:362018
di Michele Pavese

Forse bisognerebbe solo rassegnarsi alla triste realtà. Il grande Milan del passato, quello che alzava Coppe continuamente e faceva paura su tutti i campi d'Europa, non esiste più. E per tornare ad essere quella squadra, realmente competitiva, ci vorrà ancora del tempo. Ad Atene i rossoneri hanno conquistato due delle loro sette Champions League; stasera escono mestamente dall'Europa League sotto i colpi del non irresistibile Olympiacos, che ha sfruttato al meglio la spinta emotiva di uno stadio infuocato e ha trovato una clamorosa qualificazione ai sedicesimi.

La sconfitta della squadra di Gattuso chiude una tre giorni internazionale davvero funesta per il calcio italiano. Prima l'Inter e il Napoli eliminate dalla Champions, poi le sconfitte - indolori ma sorprendenti - di Juventus e Roma, oggi i k.o. di Milan e Lazio. Chiaro segno che il pallone nostrano ha ancora tanto da fare per competere con le big europee. Solo i bianconeri non possono reggere il peso della responsabilità, ma le avversarie in patria non sono all'altezza dello schiacciasassi guidato da Allegri e devono lavorare sodo per provare ad avvicinarsi a certi livelli. Il Milan più di tutti, perché la sua storia importante e ricca di successi non può essere messa in discussione da serate come quella odierna. Leonardo e Maldini, più del nuovo Gazidis, hanno più di un motivo per rimboccarsi le maniche.