Under 21, che sia solo l'inizio. L'obiettivo ora è Italia 2019
Le lacrime degli Azzurrini, che malvolentieri si sono fermati a parlare con noi della stampa al termine della gara persa contro la Spagna, fanno da contraltare ad un'avventura che difficilmente si può definire negativa complessivamente, con tutte le attenuanti di un periodo particolare della vita di molti calciatori e dalla scarsa alchimia tra i membri della squadra, molti provenienti da mesi di Nazionale Maggiore. Una grande delusione, perché la consapevolezza delle forza della squadra era presente, ma che deve essere solo una base per quella che dovrà, e sottolineo dovrà, essere la nostra rivincita.
Tra due anni, in casa nostra, avremo i giovani dell'Under 21 attuale e i migliori giocatori dell'Under 20 terza classificata agli ultimi Mondiali, ma non solo. Da queste radici e dal proliferare di giovani calciatori specie in Serie B, bisognerà costruire una Nazionale ancora più forte, che possa competere alla pari, come già fatto quest'anno, con le compagini più attrezzate d'Europa e dare finalmente ai tifosi italiani la soddisfazione che meritano.
Il cammino azzurro negli ultimi dieci anni:
Olanda 2007 - Fuori ai gironi
Svezia 2009 - Semifinale
Danimarca 2011 - Non giunta alla fase finale
Israele 2013 - Finalista
Repubblica Ceca 2015 - Fuori ai gironi
Polonia 2017 - Semifinale