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Verdi, Chiesa e Deulofeu: Napoli sfoglia la margherita. Dovrà aspettare

Verdi, Chiesa e Deulofeu: Napoli sfoglia la margherita. Dovrà aspettareTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 14 dicembre 2017, 16:302017
di Simone Lorini

Inglese e poi? Il Napoli cerca in attacco un'alternativa di spessore che possa aiutare Sarri quando la vena di Insigne non è al massimo, quando c'è da far tirare il fiato a Callejon e le alternative attuali, da Giaccherini a Ounas, non hanno convinto appieno Sarri, che piuttosto preferisce "alzare" Zielinski nel tridente. Ma arrivare ad uno degli obiettivi di Giuntoli e De Laurentiis già nel mercato invernale, ad oggi sembra più che altro una chimera. Chiesa e Verdi sono infatti i punti di riferimento di squadre che non hanno problemi di classifica, Fiorentina e Bologna, ma hanno anzi tutte le intenzioni di giocarsi al meglio le proprie carte nel girone di ritorno in ottica Europa. Non semplicissimo nemmeno arrivare a Deulofeu, altro profilo più volte accostato agli azzurri nelle ultime settimane.

Federico Chiesa dei tre è quello con maggiore prospettiva, forzatamente, vista la carta d'identità che indica 25 ottobre 1997 nel campo della data di nascita. Probabilmente come caratteristiche è anche il più simile a Callejon dei tre: un giocatore dalla generosità infinita, in grado di arrivare a fine primo tempo con la maglia fradicia, ma mantenendo anche una discreta lucidità. Il rapporto con il gol non è eccezionale, ma parliamo di un calciatore di 20 anni e a cui non vengono comunque chieste cifra da centravanti.

Simone Verdi ha giocate da Insigne, pur avendo una fisicità diversa. Capace di giocare sia a destra che a sinistra, ha raggiunto a Bologna una maturità tale da farne il pezzo pregiato del mercato in uscita rossoblù e di raggiungere la Nazionale. Letale da calcio piazzato, sta crescendo anche come continuità, la problematica dei suoi primi anni di carriera, che lo hanno portato a cambiare sei squadre in cinque anni.

Gerard Deulofeu è probabilmente il più "raggiungibile" dei tre a gennaio, anche se l'infortunio a Dembelé ha comunque creato un'ulteriore problematica in questi termini. I neanche 500 minuti disputati in stagione fanno comunque capire che per Valverde non si tratta di un titolarissimo. Di comune con Callejon ha solo la nazionalità, ma conosce il campionato italiano per averlo frequentato con la maglia del Milan, l'anno passato.