Verso Ludogorets-Milan, Gattuso-Sarri e il bisogno dei titolarissimi
"Metterei la firma per giocare ogni tre giorni", dice Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, rispondendo all'ennesima accusa al calendario da parte di Maurizio Sarri, allenatore del Napoli. Ben venga l'Europa League, il prestigio di mettersi alla prova contro club magari di non primo lignaggio come il Ludogorets Razgrad, ma con l'obiettivo di alzare una coppa fuori dai confini. Lo sa bene Gattuso, ex calciatore di livello mondiale, che non bisogna disdegnare nessun trofeo nè sottovalutare alcun rivale. E poi c'è una motivazione in più, che porta l'allenatore del Milan a non fare turn-over. E' agli antipodi di Sarri in quanto a progetto e consolidamento dello stesso. Ha bisogno di titolari, anzi.
Di titolarissimi. Il Napoli ha un gruppo stabile, una formazione a memoria, il Milan no. E per questo, anche nella non improba notte bulgara, al Diavolo in turn-over e dentro chi ha giocato contro la Spal. Per consolidare un undici tipo. Nonostante le fatiche.