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Via alla Champions, garanzia Shakhtar Donetsk. Il Brasile d'Europa

Via alla Champions, garanzia Shakhtar Donetsk. Il Brasile d'EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 19 settembre 2018, 13:002018
di Marco Conterio

Brandao è stato il pioniere del Brasile d'Europa. Che ha latitudini nell'est profondo, in Ucraina, in una terra complicata. Dal 2002 a oggi, la lista dei verdeoro sbarcati in casa Shakhtar Donetsk è lunga e ricca di talenti. Mircea Lucescu, icona del calcio rumeno e in Italia col Brescia, decise di portar con sè Francelino Matuzalem. Poi Elano, Jadson, ma anche campioni assoluti come Willian ora al Chelsea, Douglas Costa della Juventus, il perno del Manchester City, Fernandinho, Alex Teixeira e Luis Adriano. Fred ha trovato fortune in Ucraina prima di andare al Manchester United, Bernard lo fa adesso all'Averton. E' stato stella dello Shakhtar anche Luiz Adriano, lo sono adesso ben nove giocatori. Maycon era seguito dal Napoli, il club di Donetsk ha avuto milionarie ragioni per convincere il ventunenne a volare in Ucraina.

Giovani che utilizzano gli arancioneri come milionaria rampa di lancio per il calcio europeo. C'è anche chi ha messo le tende, come il ventinovenne Dentinho, o il trentenne Taison, oppure chi come Junior Moraes ha lasciato Kiev per restare in Ucraina. Lo Shakhtar di oggi, all'esordio stagionale in Champions League, ha una guida portoghese come Paulo Fonseca e altri brasiliani quali i due punteri diciannovenni Fernando, soprattutto, e Marcos Cipriano. Wellington a centrocampo dove c'è pure il frizzante Alan Patrick, in difesa la stella è il terzino sinistro Ismaily. Giocheranno oggi contro l'Hoffenheim, in un girone dove l'obiettivo, pure dell'Olympique Lione, è quello del secondo posto. Perché poi, a chiudere il raggruppamento, c'è il Manchester City. Di Fernandinho, sì. Ma non solo...