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Bruccini protagonista. Una doppietta per la prima vittoria del Cosenza
Una doppietta – grande inserimento su assist di Baez prima e la realizzazione di un calcio di rigore poi – per regalare al Cosenza una vittoria attesa da inizio stagione, espugnare il campo di un Cittadella che poteva sognare la vetta e magari far svoltare la stagione del club calabrese che insegue la seconda salvezza consecutiva in Serie B. Mirko Bruccini, classe ‘86, è stato uno dei grandi protagonisti del weekend in cadetteria dimostrando ancora una volta quanto sia importante il suo apporto alla causa del Cosenza dove è approdato nel 2017 conquistando subito la promozione.
Due gol che arrivano come un toccasana in un momento difficile del club allenato da Pietro Braglia che in sette gare non era riuscito ancora a trovare la gioia della vittoria e navigava nei bassifondi della classifica. Una vittoria che risolleva, dà morale e può rappresentare uno di quegli snodi cruciali della stagione. Due gol che confermano le qualità di un centrocampista duttile, che può giocare in ogni posizione, arrivato forse troppo tardi a certi livelli, ma che ha ancora tanta voglia di dimostrare il proprio valore a dispetto di un’età non più verdissima. Un lavoratore, un esempio per i compagni, a cui Braglia rinuncia raramente anche per le sue doti di leadership in campo e fuori.
A luglio avrebbe potuto anche andare altrove, ma ha poi preferito continuare con il Cosenza sentendosi parte del progetto e del ciclo iniziato un paio d’anni or sono con l’obiettivo di conquistare un’altra salvezza e regalare alla tifoseria calabrese un’altra gioia. Poi la prossima estate si vedrà, anche se il contratto è in scadenza nel 2021, perché a 33 anni non si è ancora troppo vecchi per sognare in grande e magari arrivare nell’Olimpo del calcio.
Due gol che arrivano come un toccasana in un momento difficile del club allenato da Pietro Braglia che in sette gare non era riuscito ancora a trovare la gioia della vittoria e navigava nei bassifondi della classifica. Una vittoria che risolleva, dà morale e può rappresentare uno di quegli snodi cruciali della stagione. Due gol che confermano le qualità di un centrocampista duttile, che può giocare in ogni posizione, arrivato forse troppo tardi a certi livelli, ma che ha ancora tanta voglia di dimostrare il proprio valore a dispetto di un’età non più verdissima. Un lavoratore, un esempio per i compagni, a cui Braglia rinuncia raramente anche per le sue doti di leadership in campo e fuori.
A luglio avrebbe potuto anche andare altrove, ma ha poi preferito continuare con il Cosenza sentendosi parte del progetto e del ciclo iniziato un paio d’anni or sono con l’obiettivo di conquistare un’altra salvezza e regalare alla tifoseria calabrese un’altra gioia. Poi la prossima estate si vedrà, anche se il contratto è in scadenza nel 2021, perché a 33 anni non si è ancora troppo vecchi per sognare in grande e magari arrivare nell’Olimpo del calcio.
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