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Sudtirol, Bisoli: "La nostra è una favola vera. Salire? No, al massimo andiamo in montagna"
Pierpaolo Bisoli, tecnico del Sudtirol, analizza così nella sala stampa dell'Arena Garibaldi-Romeo Anconetani la quarta vittoria consecutiva in campionato ottenuta a Pisa: "Il Pisa ha dei valori superlativi, non dimentichiamoci che l'anno scorso ha perso la finale playoff. È normale aver sofferto ma la nostra è una squadra che nella sofferenza sa starci, quindi porti a casa queste vittorie su palla inattiva anche se è vero che l'occasione migliore dopo l'abbiamo avuta noi con Odogwu che poteva raddoppiare in contropiede mentre il Pisa poteva pareggiare su calcio di punizione. Diciamo che il pareggio poteva essere il risultato giusto per la loro mole di gioco ma il calcio sa essere beffardo. Oggi avete visto che quando arrivavano al limite non riuscivano mai a tirare. Prestazioni come queste mi fanno ben sperare perché siamo a 38 punti e l'obiettivo salvezza cominciamo a vederlo".
La scelta di Siega titolare?
"Scelta voluta, provata in settimana. Quando io faccio le cose è perché le proviamo in allenamento. Non sono scelte fatte per caso, c'è sempre grande lucidità. Durante la partita siamo passati a tre, a volte anche a cinque. Sono cose che proviamo durante la settimana e non smetterò mai di ringraziare i ragazzi perché in campo danno veramente tutto. Oggi erano veramente stanchi, è la prima partita nella quale sono stati messi alla frusta ma non hanno mai perso lucidità. Questo rende orgogliosi tutti: dalla società ai tifosi che ci stanno seguendo anche in trasferta".
La sostituzione di Mawuli dopo 14 minuti?
"Non era entrato in partita e quindi siccome devo recuperare un giocatore non deve sentirsi bocciato. Viene da un infortunio serio, ha preso subito una botta e probabilmente si è impaurito. Per me e per la società è un giocatore importante, quella di oggi non è una bocciatura".
Qual è il vostro segreto?
"Quando le squadre avversarie pensano di aver trovato il nostro punto debole gli cambi qualcosa e vanno nuovamente in difficoltà. Oggi De Col ha fatto una partita superlativa, Casiraghi sembrava una mezzala difensiva. Questi ragazzi si meritano tutti i complimenti che stanno ricevendo, perché la nostra è una vera favola e bisogna esaltarla. Eravamo ultimi e adesso siamo quarti. Salire? No, al massimo per andare in montagna".
Vi state abituando a questa classifica?
"Una vittoria o una sconfitta non ci sposta niente, rispetto alle altre squadre abbiamo un pregio: scherziamo prima dell'allenamento ma poi non più. Prima delle partite cerco di togliere tensione alla squadra, siamo una famiglia e quando entriamo in campo sappiamo cosa dobbiamo fare. Vedo giocatori che più soffrono e più sono contenti".
La scelta di Siega titolare?
"Scelta voluta, provata in settimana. Quando io faccio le cose è perché le proviamo in allenamento. Non sono scelte fatte per caso, c'è sempre grande lucidità. Durante la partita siamo passati a tre, a volte anche a cinque. Sono cose che proviamo durante la settimana e non smetterò mai di ringraziare i ragazzi perché in campo danno veramente tutto. Oggi erano veramente stanchi, è la prima partita nella quale sono stati messi alla frusta ma non hanno mai perso lucidità. Questo rende orgogliosi tutti: dalla società ai tifosi che ci stanno seguendo anche in trasferta".
La sostituzione di Mawuli dopo 14 minuti?
"Non era entrato in partita e quindi siccome devo recuperare un giocatore non deve sentirsi bocciato. Viene da un infortunio serio, ha preso subito una botta e probabilmente si è impaurito. Per me e per la società è un giocatore importante, quella di oggi non è una bocciatura".
Qual è il vostro segreto?
"Quando le squadre avversarie pensano di aver trovato il nostro punto debole gli cambi qualcosa e vanno nuovamente in difficoltà. Oggi De Col ha fatto una partita superlativa, Casiraghi sembrava una mezzala difensiva. Questi ragazzi si meritano tutti i complimenti che stanno ricevendo, perché la nostra è una vera favola e bisogna esaltarla. Eravamo ultimi e adesso siamo quarti. Salire? No, al massimo per andare in montagna".
Vi state abituando a questa classifica?
"Una vittoria o una sconfitta non ci sposta niente, rispetto alle altre squadre abbiamo un pregio: scherziamo prima dell'allenamento ma poi non più. Prima delle partite cerco di togliere tensione alla squadra, siamo una famiglia e quando entriamo in campo sappiamo cosa dobbiamo fare. Vedo giocatori che più soffrono e più sono contenti".
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