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Ciullo: "Orgoglioso di aver rilanciato Montalto"

ESCLUSIVA TMW - Ciullo: "Orgoglioso di aver rilanciato Montalto"TUTTO mercato WEB
© foto di Alfonso Miranda
mercoledì 25 aprile 2018, 09:152018
di Dennis Magrì

Stagione piuttosto complicata per la Ternana, che proprio non riesce a staccarsi dai bassifondi della classifica. Tanti punti recuperati dagli umbri sulle rivali per la salvezza, ben dieci punti nelle ultime quattro partite e vittoria in rimonta per 3-2 nel derby contro il Perugia. Protagonista, come al solito, Adriano Montalto, attaccante prelevato in estate. Per lui record di gol in un campionato: è già a quota venti, alla pari di Donnarumma e Di Carmine e cinque lunghezze sotto il capocannoniere Caputo.

A “lanciarlo” fu Salvatore Ciullo, che fece di lui il perno centrale dell’attacco del Martina Franca, squadra che nella stagione 2014-15 militava nel campionato di Serie C. Dieci gol e record prima di quest’anno, anche di permanenza in un singolo club (un anno e mezzo, ndr). Tutto rose e fiori? Non proprio. Il motivo, in un’intervista esclusiva rilasciata a TUTTOmercatoWEB.com, lo spiega proprio il tecnico ex tra le altre di Taranto e Juve Stabia.

Si aspettava questo impatto di Montalto col campionato di Serie B?
“Non in queste dimensioni, ma ero sicuro che prima o poi sarebbe esploso: ha qualità importanti e con me, in passato, lo ha dimostrato”.

Dove può arrivare questo calciatore? Ha espresso il 100% o può fare ancora qualcosa in più?
“No, sono sicuro che possa ancora fare meglio. E’ un calciatore che, se si sente sicuro e vive nell’ambiente giusto, sa fare la differenza: è un attaccante completo”.

Lei che lo ha vissuto in prima persona, a quale altro attaccante lo assocerebbe?
“Di attaccanti ne ho avuti tanti, tra questi, ad esempio, Guazzo, Gambino e De Angelis, calciatori capaci di andare in doppia cifra nel campionato di C. Lui, però, ha un qualcosa in più, è molto importante perché lavora con la squadra in tutti i reparti: Montalto è Montalto e secondo me può ancora fare di più”.

Ci racconti un po’ come andò la storia a Martina Franca…
“A Martina quell’anno partimmo il primo agosto e mi ritrovai Montalto, lo avevo già visto giocare. Sapevo che il ragazzo era uno che avrebbe potuto dare molto, anche se veniva da una retrocessione e voleva cancellare l’annata precedente. Fin da subito ha dato un contributo importante, ha dato l’impressione di voler cambiare pagina immediatamente. Tra le altre cose, in quell’anno ho allenato anche Carretta e Bleve, che stanno giocando con lui nella Ternana”.

E c’è anche una storiella riguardo l’esonero, che sarebbe legato a Montalto…
“La società mi ha esonerato una domenica in cui venne rinviata la nostra partita e ad obiettivo stagionale già raggiunto: credeva avessi un occhio particolare per Montalto solo perché avevamo un buonissimo rapporto e che, di conseguenza, lo facevo giocare per questo. Dopodiché, dopo il mio licenziamento, non ha più giocato e quella squadra fece un solo gol e raccolse due punti nelle successive sette partite”.

Immaginiamo l’orgoglio di aver lanciato Montalto. Adesso lei cosa si aspetta dal punto di vista personale?
“Lo sono di lui, come di tutti gli altri. Di quella squadra, oggi cinque giocano in Serie B e sei in squadre importanti di Serie C. Sono orgoglioso dell’annata fatta. Futuro? Mi auguro di tornare subito in corsa e di ritrovare una squadra per iniziare la nuova stagione in panchina”.

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