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Novara, Teti: "Di Carlo per ripartire. Troppi KO in casa finora"

ESCLUSIVA TMW - Novara, Teti: "Di Carlo per ripartire. Troppi KO in casa finora"
© foto di http://www.novaracalcio.com/
venerdì 9 febbraio 2018, 06:152018
di Ivan Cardia

"Penso che sia una scelta fatta puntando su un allenatore che non scopriamo ora. È un tecnico esperto, viene anche da una buona esperienza recente". Il Novara cambia, in panchina arriva Domenico Di Carlo, ai microfoni di TMW ne parla il direttore sportivo del club piemontese Domenico Teti: "Quando ci siamo parlati si è dimostrato molto motivato: ha voglia di lavorare, di stare dentro il campo. Conosce le nostre dinamiche, è già subentrato in passato e sa cosa serve".

Mercato appena chiuso. Vi siete confrontati sulle caratteristiche della rosa che avrà a disposizione?
"Ovviamente. Con lui ci siamo confrontati e conosce i nostri calciatori: avendo fatta la Serie B di recente conosce la squadra e l'ambiente, anche se da avversario. E poi dal punto di vista della duttilità tattica penso che sicuramente sia l'allenatore giusto per gestire al meglio la nostra rosa".

Un passo indietro: Corini. Quanto è pesata la sconfitta contro l'Ascoli?
"Anzitutto devo dire che è stata una scelta di cambiamento forte, ma anche dolorosa. Sia lui che il suo staff hanno messo impegno e correttezza in questo lavoro; purtroppo la ripetitività di alcuni alti e bassi, soprattutto di troppi risultati negativi nelle gare in casa, ha portato a questa scelta".

Ora, ci si attende la classica scossa.
"Come detto è un cambiamento molto forte: è volto anche e soprattutto a risvegliare il senso del dovere nei giocatori, a responsabilizzare il gruppo".

Capitolo mercato. Via Da Cruz, dentro Puscas.
"È stato un mercato di completamento: la cessione di Da Cruz è arrivata per un'offerta importantissima del Parma. A quel punto abbiamo scelto Puscas per le sue caratteristiche: ci può dare molto e credo completi un reparto offensivo in cui abbiamo giocatori con caratteristiche offensive valide e varie".

Di Puscas si è parlato a lungo. È stato complicato?
"Una volta ceduto Da Cruz, avevamo bisogno di un nuovo innesto. Effettivamente Puscas è un attaccante di cui avevamo parlato da tempo: l'Inter temporeggiava e c'erano altri club che puntavano alla promozione, ma alla fine ha vinto il nostro progetto tecnico".

Negli ultimi due anni il Novara ci ha abituati a piazzamenti nella parte sinistra della classifica. Ora, tutto sommato, la zona playoff dista otto punti.
"L'obiettivo dichiarato a inizio stagione è la salvezza. Credo che il mantenimento della categoria, a questo punto della stagione, diventi ancora di più la priorità. E il cambio di allenatore ne è la prima prova. Il compito principale che abbiamo adesso è quello di raggiungere i 50 punti, la soglia per salvarsi. Per farlo, dovremo porre l'attenzione ancora di più alla singola gara, ragionando di partita in partita. Dobbiamo fare punti per muovere la classifica".

Di partita in partita, ora trasferta a Cittadella. Vengono da una vittoria, vivono un bel momento.
"Sicuramente ci aspetta una partita contro una squadra che sta bene, che da tempo gioca insieme e sta facendo grandi risultati. Quando li vedi giocare, ti danno l'impressione di conoscersi a memoria. Detto questo, non c'è mai una partita semplice o un avversario giusto da affrontare. Noi dobbiamo mettere in campo tanta corsa e cuore: sono questi i valori da cui partire, il discorso tattico può anche passare in secondo piano. Bisogna correre, serve tanto agonismo adesso".

Ultimissima sulle altre: corsa promozione molto aperta. Le favorite?
"Io credo che Frosinone, Empoli e Palermo, le attuali prime tre, stiano dimostrando di poter ambire alla promozione. Poi bisognerà vedere cosa succede da aprile in poi, quello è il momento caldo, in cui i punti iniziano a pesare. Però, per risultati e organici, devo dire che quelle tre mi sembrano le più accreditate per la promozione".

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