Il punto sulla Serie B - Palermo, Tedino garante del nuovo corso

Ogni stagione in casa Palermo ha il sapore della rivoluzione. Vuoi perché spesso non ci sono mai gli stessi giocatori o lo stesso tecnico. Vuoi perché con Zamparini, di prassi, niente può essere certo. Quest'anno la sensazione di incertezza è stata amplificata dalla mancata cessione del club a Baccaglini, oltre alla retrocessione in cadetteria e alla possibilità che Zamparini faccia un nuovo passo indietro nei prossimi mesi.

COSA È STATO FATTO - Scegliere Bruno Tedino per la panchina è stata la mossa migliore che il Palermo potesse fare. Ambizioso, competente e pronto per il salto di categoria l'ex tecnico del Pordenone ha scelto, assieme al ds Lupo, di stravolgere il meno possibile la squadra. Gli innesti fatti sono comunque di qualità vedi Gnahoré dal Napoli, Coronado dal Trapani e Rolando dalla Sampdoria. Tutto da scoprire la scommessa Murawski.

COSA MANCA - Ingegneri era stato preso dal Pordenone su indicazione di Tedino per dare alla retroguardia un punto di riferimento che conoscesse alla perfezione le idee del tecnico. Il suo infortunio al ginocchio, dunque, priva la retroguardia di un elemento importante che potrebbe essere necessario sostituire. Se davvero, poi, Rispoli e Nestorowski decidessero di rimanere per riportare subito il Palermo in Serie A la squadra potrebbe anche dirsi fatta.

I CEDIBILI - Risolto il contratto di Gazzi il novero dei partenti certi fra i rosanero ha un solo protagonista: Alessandro Diamanti. Il trequartista toscano vorrebbe una nuova esperienza in Serie A, ma per il momento non sono arrivate proposte convincenti. Qualche movimento c'è stato dall'estero, ma l'ex Bologna non sembra convinto. Per adesso rimane a Palermo, ma da fuori rosa. A fine agosto difficilmente sarà ancora lì.