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LIVE TMW - Nesta: "Frosinone è il top, ci sono ambizioni importanti"

LIVE TMW - Nesta: "Frosinone è il top, ci sono ambizioni importanti"
mercoledì 19 giugno 2019, 12:28Serie B
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato al Benito Stirpe di Frosinone

11.15 - Alessandro Nesta riparte da Frosinone dopo l'esperienza sulla panchina del Perugia. Il tecnico, alle 11.30, è atteso presso la sala stampa dello 'Stirpe' per la conferenza di presentazione davanti ai media.

Alle 11.53 - Prende parola il responsabile dell'area tecnica Ernesto Salvini: "Come abbiamo scelto Nesta? Inizialmente avevamo optato per un tecnico emergente, è nel mio dna cercare queste soluzioni. C'era la volontà di aprire un ciclo con un allenatore giovane, poi c'è stato un problema burocratico e da quel momento è stato un 'casting'. Avevamo puntato tre nomi. Vogliamo gente capace che abbia tanta voglia, che consideri Frosinone un trampolino di lancio. È stato difficilissimo scegliere, ma Alessandro è quello che ha unito più di tutti i punti. Ci dà la sensazione che possa dare nuova linfa a una rosa che rimarrà nell'ossatura la stessa".

Ore 12.05 - Comincia la conferenza di Alessandro Nesta: "Sono arrivato in un posto importante, è il top che potevo avere. Ho avuto già un confronto con il presidente Stirpe, una grande persona, che mi ha chiesto di fare quello che so fare. Sono un allenatore giovane e ho le mie idee. Se andrà male sarà tutta colpa mia, ma vorrei rimanere fedele al mio credo calcistico. Non cercherò mai alibi, ho sempre gestito le responsabilità nella mia vita. Andrà sudato ogni punto, dobbiamo calarci nella categoria con umiltà".

Quali risultati le ha chiesto il Frosinone?
“La squadra viene da una retrocessione dalla A. Il primo obiettivo è creare grande entusiasmo in una piazza, che rimane una top in assoluto. La gente deve venire allo stadio volentieri ed essere orgogliosa di quello che proponiamo. Non possiamo fare un campionato anonimo, dopo il mercato vedremo. Gli obiettivi sono sempre alti”.

Ha avuto tanti allenatori importanti, quale ha inciso di più?
"Tutti mi hanno lasciato qualcosa. Zeman ha avuto il coraggio di mettermi a 17 anni al centro della difesa. Ancelotti lo ho avuto per tanti anni, è il top per come gestire i giocatori: è fondamentale farsi volere bene dalla squadra. Noi ci siamo buttati nel fuoco per lui al Milan nei momenti difficile. Avere dalla propria parte la squadra è un aspetto importante, spero di aver appreso questa qualità. Non puoi copiare, puoi prendere spunto dai tuoi ex maestri ma ognuno deve avere una propria idea di calcio. Non funziona andare a scopiazzare qualcosa".

Con che modulo giocherà?
“Sono due giorni che parliamo di giocatori e avremo ancora tempo. Preferisco giocare a 4 dietro, poi vediamo il resto. Il 4-3-1-2 è un modulo che conosco bene, mi ci sento comodo e penso di riproporlo. Abbiamo coraggio, l'anno scorso avevo la squadra più giovane del campionato. Se uno è forte gioca, l'età non conta".

In cosa non deve assolutamente mancare la sua squadra?
“La mentalità è fondamentale. Allenarsi a certi ritmi e avere un atteggiamento costante durante la settimana. Sono un allenatore giovane, perciò so come pensa un calciatore. So che ogni tanto non devo rompere le scatole".

Immaginava che nella sua Lazio tutti potevate essere dei bravi allenatori?
"Qualcuno ha già dimostrato qualcosa. Eravamo gente competitiva, dopo che ho smesso per due anni mi è mancata l'adrenalina. Vivevo in una bellissima città in America, con una grande famiglia ma sono andato fuori di testa. Noi abbiamo bisogno di questo. Io ho fatto la gavetta a differenza di altri? Faccio sempre il passo in base alla mia gamba. Credo molto nel lavoro. Se vai in piazze grandi quando ancora non sei pronto, penso al Milan, non hai il tempo di creare una tua identità. Vieni mangiato dall'ansia e dalle pressioni di fare punti. Allenare nella seconda divisione americana è stata la scelta migliore che potessi fare".

A quale suo ex compagno, ora allenatore, si avvicina di più?
"Simone Inzaghi mi ha sorpreso, gli faccio i complimenti. Allenare la Lazio a Roma non è facile. Lui però fa un 5-3-2 che è diverso da quello che faccio io. Simeone da allenatore ha fatto cose importantissime, si avvicina molto al 4-4-2 di Eriksson. Siamo tutti molto diversi e ognuno di noi deve avere una filosofia propria"

Potrebbe essere quello di Verre un profilo che chiederà sul mercato?
"Mi ha salvato la vita con i suoi 12 gol. È della Sampdoria, non so cosa vorrà fare. Insieme ai direttori decideremo cosa fare, insieme sceglieremo anche in base alle dinamiche del mercato. Cercheremo di fare la migliore squadra possibile".

La vicenda Totti?
"Affari loro, ma non perché è la Roma. Totti è mio amico, non voglio entrare in una roba del genere. Spero stia meglio possibile".

Ore 12.30 - Finisce la conferenza stampa

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