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Palermo, Foschi tra cessioni d’oro e rinforzi di livello: mercato intelligente

Palermo, Foschi tra cessioni d’oro e rinforzi di livello: mercato intelligenteTUTTO mercato WEB
© foto di Chiara Biondini
domenica 19 agosto 2018, 13:132018
di Alessio Alaimo

Colorito, sanguigno, talvolta focoso. Quando si arrabbia a volte è meglio stargli alla larga, ma dopo due minuti tutto passa, torna il sorriso e amici come prima. Più di prima. Rino Foschi è sinonimo di garanzia. E lo ha riscoperto anche quest’anno il Palermo di Maurizio Zamparini. Tre cessioni che hanno fruttato diciotto milioni e le partenze di Posavec e Balogh in cerca di continuità e miglioramenti. Il portiere è andato all’Hajduk Spalato, l’attaccante in queste ore si accaserà all’Apoel Nicosia dove ritroverà l’ex compagno Sallai. Il mercato del Palermo è stato intelligente e oculato. Via La Gumina, Coronado e Gnahoré per diciotto milioni, via anche i calciatori che non sarebbero stati utili alla rosa e nessuna intenzione di regalare chi era considerato in partenza. Rispoli era un’idea del Parma, ma Foschi non ha regalato il calciatore. Se vuoi un giocatore del Palermo, devi pagarlo. Lo sa bene anche l’Udinese che avrebbe voluto far spesa in Sicilia quasi gratis con Jajalo e Nestorovski. E invece no.
L’attaccante macedone potrebbe ancora uscire dinanzi ad una buona soluzione che accontenti tutti. Così come Struna, per il quale l’agente Fabrizio Ferrari si sta muovendo valutando soluzioni estere.

In entrata il colpo di mercato è stato George Puscas dall’Inter. Cercato, voluto, trattato e portato a casa anche grazie ai buoni rapporti tra i rosanero e i nerazzurri, dove a condurre la trattativa è stato Dario Baccin, braccio destro di Ausilio e per anni deus ex machina del settore giovanile del Palermo. Prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni facilmente raggiungibili. Puscas vuole trascinare il Palermo a suon di gol. Sulla fascia sinistra, in difesa, la garanzia si chiama Antonio Mazzotta. Un affare averlo preso a parametro zero, quando il Lecce del ds Meluso pregustava già l’idea di rivederlo in giallorosso. Ma Foschi è stato più abile, anche per Falletti, Haas e Brignoli. Il rimpianto potrebbe esser stato Pawel Dawidowicz, che è andato all’Hellas Verona a causa del comportamento discutibile dell’agente Daniel Weber che ha incaricato più intermediari contemporaneamente. Così mentre gli intermediari Alfonso Marotta e Luca Grippo stavano trattando il ritorno di Dawidowicz al Palermo con Foschi, un altro agente chiudeva l’affare con l’Hellas Verona. La correttezza, evidentemente, in Polonia, non è di casa. Mentre Clemenza, alla fine, ha scelto Padova perché spaventato dalla concorrenza di Falletti. Ora è tempo di pensare al campionato, manca poco all’inizio. Anche se i mercati esteri aperti consentono di fare trattative. E il Palermo qualche uscita potrebbe ancora farla. La garanzia si chiama Rino Foschi...