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Palermo, Stellone: "Ho accettato di tornare perché possiamo vincere"

Palermo, Stellone: "Ho accettato di tornare perché possiamo vincere"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 30 settembre 2018, 00:562018
di Marco Frattino

Roberto Stellone, neo allenatore del Palermo, ha parlato nella conferenza stampa che di fatto segna il suo ritorno in rosanero, dopo l'esperienza dell'anno scorso. Queste le sue parole evidenziate da TuttoPalermo.net: "L’anno scorso ho accettato, consapevole di poter vincere e ho riaccettato perché so che abbiamo le carte in regola per farlo. Ci dobbiamo riprendere quanto perso. Vedo grande abnegazione e voglia. Sicuramente lavorando in estate avrei avuto più tempo per organizzare alcune entrate e uscite. Io ho meno tempo ma conosco molti ragazzi e i nuovi li ho già osservati: in certe zone del campo siamo anche più rinforzati. Vedo il Palermo insieme a Benevento, Verona per la Serie A ma anche sorprese come Cremonese e Spezia. Per la promozione diretta ce la possiamo giocare. Dobbiamo assolutamente evitare i playoff. Ho parlato alla squadra di tanti aspetti, tattici e comportamentali. Modulo? Hanno tutti dei pro e dei contro, non c’è una regola, la differenza la fanno gli interpreti: abbiamo la fortuna di avere una squadra duttile. Cambieremo ogni volta in base all’avversario. L’anno scorso siamo partiti con la difesa a 4 ma mi baso su un paio di moduli. Ora tutto dipende dallo stato fisico dei giocatori e sfrutterò lo stato di forma di tutti. Starà a me valutare. Questa volta è diversa dalla prima, c’era anche una cornice di pubblico importante perché l’obiettivo era vicino. Ci sono meno presenze allo stadio, ma è normale. Il pubblico può essere decisivo ai fini della classifica. Non penso che il Palermo sia in crisi: una prestazione negativa ci sta anche per le più forti, vinci quando stanno bene tutti, si perde quando più di uno ha giocato meno bene. Bisogna ridurre al minimo queste giornate negative".

Sul gruppo: "Abbiamo un metodo: correttezza e guardare in faccia i giocatori, tutti importanti e nessuno indispensabile. In campo scende chi merita di più".

Nestorovski e Puscas compatibili? Stellone la pensa così: "Dipende sempre se gli attaccanti si mettono al servizio della squadra. Se loro pensano solo a segnare, non sono di aiuto. Se pensano che l’obiettivo è conquistare i tre punti, possono giocare anche tutti insieme. Non è un discorso di ruolo: possono giocare insieme".

Sul 4-4-2: "Ti permette tante soluzioni, ma ti toglie anche palleggio e copertura. L’allenamento è fondamentale, ma magari la squadra avversaria cambia a sorpresa. Dobbiamo lavorare sui concetti: gli esterni possono fare i terzini, non i quarti di centrocampo, possono farlo Trajkovski o Falletti”.