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Parma, Lucarelli: "Niente alibi, la responsabilità è della squadra"

Parma, Lucarelli: "Niente alibi, la responsabilità è della squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 17 febbraio 2018, 21:492018
di Alessandra Stefanelli

È stato il Capitano Alessandro Lucarelli a rappresentare la squadra in mixed zone oggi, dopo la sconfitta con l’Empoli.

Ecco le sue parole:

“È difficile spiegare questa prestazione, perchè comunque sia oggi abbiamo incontrato una squadra più forte di noi e si è visto sul campo. All’Empoli vanno fatti i complimenti. Allo stesso modo, però, credo che ci sia modo e modo di perdere. Questo non era il modo giusto, perchè veniamo da un periodo difficile di risultati. Se oggi dovevamo dare una risposta, non l’abbiamo sicuramene data. È sintomatico anche il modo in cui abbiamo preso gol. Ne abbiamo presi tre in ripartenza contro una squadra che fa di questa caratteristica la propria arma vincente. Per non aver fatto fallo, perchè bastava fare fallo sulla ripartenza come fanno tutti. Noi non lo abbiamo fatto. Abbiamo sbagliato. A prescindere da tutto, dai moduli e dalla tattica, in primis ci vogliono gli attributi, perchè è la base di tutto. Ci vogliono voglia e passione per il proprio lavoro. Ci vuole fame. Se non hai, queste caratteristiche, può venire anche Mourinho ad allenarci, ma non andiamo da nessuna parte“.

“In campo ci andiamo noi giocatori, non il Mister. Il Mister le partite le prepara. Noi lo seguiamo, facendo tutto quanto ci dice. Però, se poi diamo queste risposte in campo, naturalmente una mano non gliela diamo. Io sono qui a prendermi la responsabilità in primis da capitano e da parte di tutta la squadra. Non ci sono alibi e neppure scusanti. La responsabilità di questo momento è della squadra. Se andiamo ad analizzare la partita, sulla loro prima ripartenza abbiamo subito gol. Abbiamo avuto la possibilità di pareggiare e l’abbiamo sprecata. Abbiamo concesso un’altra ripartenza e abbiamo preso un’altra rete. Nel secondo tempo siamo scesi in campo per cercare di riaprirla, ma abbiamo subito il terzo gol su uno schema in cui basta un po’ di attenzione. Sono tutti sintomi di una squadra in difficoltà. Se, però, ognuno di noi non ci mette qualcosa in più per voler uscire da questa situazione, non andiamo avanti”

“Qui c’è responsabilità da parte di tutti, però poi ad andare in campo siamo noi giocatori. Io non mi sento di dare addosso all’allenatore, perchè è un allenatore che lavora, che ci mette cuore e passione. Così come la proprietà, che ha fatto un mercato importante prendendo giocatori importanti e non ci fa mancare nulla. C’è tutto per poter fare un certo tipo di campionato. Non vedo dove possano essere le responsabilità al di fuori della squadra. Quindi, se ci sono ancora sedici partite da giocare, io penso che non è assolutamente il momento di alzare bandiera bianca. Dobbiamo metterci in discussione tutti, sapendo che ognuno di noi deve dare per forza qualcosa in più, perchè non avremo l’obbligo di vincere il campionato, ma sicuramente abbiamo l’obbligo di provarci. In questo modo, non lo stiamo facendo”.

“Fisicamente stiamo anche bene. Il problema è che ora la testa forse è un po’ più pesante e ti diventa tutto un po’ più difficile. Dobbiamo aiutarci. Uno con l’altro. Da soli non facciamo nulla. Dobbiamo compattarci, dobbiamo capire che le responsabilità sono nostre senza scaricarle ad altri come alibi. Evidentemente ancora non lo abbiamo capito, perchè siamo andati in ritiro, abbiamo parlato tra di noi per cercare di venir fuori dal momento, ma se poi andiamo in campo facendo prestazioni come oggi ci copriamo di ridicolo. C’è poco altro da aggiungere“, ha concluso.