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Ferrarese: “Sarri lo vedo bene ovunque, Giuntoli è bravo"

Ferrarese: “Sarri lo vedo bene ovunque, Giuntoli è bravo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 3 maggio 2018, 23:452018
di Marco Frattino

Intervenuto sulle frequenze di RMC Sport nel corso dell'RMC Sport Live Show, l'ex centrocampista di Hellas Verona, Salernitana e Napoli Claudio Ferrarese ha parlato di vari argomenti legati al mondo del calcio.

Scudetto definitivamente sfumato per il Napoli? “Dopo la sconfitta di Firenze è difficile che il Napoli possa arrivare a questo traguardo, la Juventus ha in mano il campionato. Ha aumentato il vantaggio nell'ultimo weekend, è improbabile per il Napoli anche se il calcio resta sempre imprevedibile”.

Lei adesso è un direttore sportivo, come giudica il lavoro di Giuntoli? “Importante, ora non si può pensare a un lavoro negativo solo perché l'obiettivo tricolore è stato fallito. Giuntoli ha fatto il lavoro in base al budget del Napoli, ma parlo da esterno e senza conoscere la situazione dall'interno del mondo azzurro. Tuttavia il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario, ha dato un'impronta importante nel calcio italiano ed europeo. Non voglio colpevolizzare Giuntoli o esprimere giudizi negativi su un ds che, comunque, a Napoli sta facendo bene”.

Come vedrebbe Sarri e Giuntoli al Milan? “Sono tre anni che lavorano insieme, si conoscono bene. Ognuno sa cosa vuole l'altro, Sarri lo vedo bene un po' ovunque. È un grande allenatore, sono stato allenato per poco tempo da lui al Verona. Fu esonerato dopo un paio di mesi, ma il suo personaggio era uguale a quello di oggi. Ricordo che una volta entrai nello spogliatoio e c'era una nube di fumo. Non si vedeva nulla (ride, ndr). Grazie a Dio, successivamente Sarri ha mostrato il suo valore perché in quel contesto c'erano dei problemi”.

Lei è nato a Verona, è cresciuto nell'Hellas. Cosa è accaduto alla squadra di Pecchia? “Questo Verona per me è stata una squadra costruita con poca esperienza, forse serviva qualche elemento con maggiore qualità ed esperienza. La cessione di Pazzini ha ridotto lo spessore offensivo, anche se in precedenza ha giocato poco con Pecchia. Il mister ha fatto il massimo con la squadra che aveva a disposizione, le colpe sono di tutti: club, allenatore e giocatori. Fabio ha lavorato al massimo, è chiaro che le colpe sono di tutti e non solo dell'allenatore”.

Ha giocato anche alla Virtus Verona, promosso tra i professionisti. “E' un borgo di Verona, ho giocato nelle giovanili fino ai 12-13 anni prima di andare all'Hellas. I primi pantaloncini li ho messi con la Virtus, è una bella favola. Tornare tra i professionisti è importante, ora è tutto diverso rispetto al passato quando c'era la vecchia Serie C2. Spero che il Chievo si salvi, così Verona avrà una squadra per ogni categoria. Luigi Fresco? E' il presidente e anche l'allenatore della Virtus, lo sento spesso. Ha costruito una favola, ha un bel centro sportivo senza barriere. Possono fare qualcosa di bello, non manca nulla per fare bene”.

A breve potrebbero esserci le seconde squadre in Serie C, sarà una soluzione importante? “Ne ho sentito parlare in passato, potrebbe essere una buona soluzione”.