Venturato: ”Cittadella vuole la A. Mancini? Lascerà il segno”
Il tecnico del Cittadella, Roberto Venturato, è intervenuto questa mattina a RMC Sport Network, nel corso del programma ‘Al VAR dello Sport’, per tracciare un primo bilancio della squadra veneta in Serie B.
Campionato sempre molto complicato: quali sono le sue aspettative?
“Quest’anno è un torneo diverso dal solito, perché se il format resta a 19 squadre ci saranno meno partite e ognuna di queste sarà determinante. In passato qualche errore lo potevi recuperare, adesso diventa tutto più difficile anche se l’impatto è stato positivo. Siamo stati bravi a mantenere degli equilibri. Il primo grande obiettivo per noi è quello di mantenere questa categoria. Nel corso del campionato poi verificheremo se, da parte nostra, ci sarà stata un’ulteriore crescita sulla base dei risultati importanti ottenuti nello scorso torneo”.
Quanto è importante riuscire a trasmettere il senso di appartenenza ai giovani?
“Cittadella è una realtà piccola ma piena di qualità. Per la società, in particolare nella figura di Marchetti (Direttore Generale, ndr), creare un senso di appartenenza importante nel nostro settore giovanile è uno dei primi obiettivi. Sta cercando di infondere ambizione, voglia di guardare sempre più in alto e fare un qualcosa in più. Che vuol dire provare ad andare in Serie A. Certamente un traguardo non facile, ma chi arriva da noi percepisce subito la serietà, la mentalità e la compattezza della proprietà. Credo molto nelle figure degli allenatori del settore giovanile: hanno grandi responsabilità, oltre che opportunità, per poter dare un contributo ai ragazzi che indossano la maglia del Cittadella”.
Parentesi Nazionale: questa squadra vincerà in futuro con Mancini in panchina?
“E’ un lavoro molto complesso. Roberto ha sempre lavorato con i club, riuscendo a dare comunque un’impronta alle sue squadre. Mi è piaciuto per ciò che è riuscito a fare. La Nazionale funziona diversamente, serve tempo per creare un’identità e un gruppo, ma credo che lui abbia la personalità, le capacità e le conoscenze per poter dare un apporto importante in azzurro e, in generale, al calcio italiano”.
In basso il podcast con l’intervista completa a Roberto Venturato