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PALERMO E MANTOVA, BENTORNATE CON EXPLOIT. MATELICA E BITONTO, BENVENUTE SUL FILO DI LANA. CONOSCIAMO LE NOVE NUOVE PROTAGONISTE DELLA C CHE VERRA' (SE VERRA')
martedì 26 maggio 2020, 00:00Il Punto
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

PALERMO E MANTOVA, BENTORNATE CON EXPLOIT. MATELICA E BITONTO, BENVENUTE SUL FILO DI LANA. CONOSCIAMO LE NOVE NUOVE PROTAGONISTE DELLA C CHE VERRA' (SE VERRA')

Con loro Lucchese e Grosseto (che beffa per Prato e Monterosi!), Pro Sesto (un ritorno dopo 10 anni), Campodarsego (prima volta tra i pro), Turris (che sportività l'Ostiamare).

"Per quanto riguarda la Serie D, la LND proporrà al massimo organismo federale la cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione del campionato, prevedendo in questo modo la promozione delle prime classificate di ciascun girone". Con queste parole la Lega Nazionale Dilettanti ha di fatto permesso a nove delle proprie società di mettere in ghiaccio lo spumante per la festa: manca infatti solo la ratifica del Consiglio Federale (che dovrebbe arrivare nei primi giorni di giugno) perché le nove capolista della D possano celebrare il loro approdo in Serie C.

Ma chi sono queste nove realtà che si affacciano al professionismo? Quale il percorso che le ha portate a staccare il pass per il loro angolo di paradiso? Sarà un ritorno o una prima volta per loro in terza serie? E chi sono le beffate da questa proposta? Girone per girone cerchiamo, quindi, di darvi tutte le risposte e di conoscere così meglio queste nove nuove protagoniste della C che verrà (sempre con l'incognita di come sarà, se ancora esisterà o se la tanto auspicata riforma trasformerà le categorie così come le conosciamo).

Girone A - Al momento dello stop la regina è la Lucchese coi suoi 48 punti conquistati in 25 partite (ne mancavano 13 ancora da disputare), mentre resta al palo il Prato per un solo punto, dopo essere rimasto in vetta per 12 giornate di fila ed averla persa definitivamente alla 23^, quindi proprio in extremis. Lo scontro diretto tra le due si è giocato al 'Lungobisenzio' lo scorso 3 novembre ed è stato deciso da una rete di Cruciani nel primo tempo. Il ritorno non si è però potuto giocare a causa dello stop imposto dall'emergenza sanitaria. I rossoneri vantano 13 successi in stagione contro i 14 dei lanieri, è infatti il rapporto tra pareggi e sconfitte a far pendere la bilancia in favore degli uomini di Francesco Monaco: 9 pari contro 5, 3 ko contro 6. Ed è infine la difesa il reparto dove si è costruita la scalata alla C: solo 19 le reti subite dai rossoneri (miglior pacchetto arretrato del raggruppamento), mentre a poco è servito ai lanieri vantare il miglior attacco (47 gol realizzati). Per la Lucchese del presidente Bruno Russo è un pronto ritorno tra i professionisti, dopo la salvezza conquistata sul campo nella scorsa stagione di C, vanificata però dal conseguente fallimento societario.

Girone B - E' la Pro Sesto di mister Francesco Parravicini a dominare questo girone a quota 54. Usiamo il termine 'dominare' con criterio, visti i 16 successi complessivi e i 4 punti di vantaggio sul Legnano, prima inseguitrice che resta però distante 4 lunghezze e contro cui i biancocelesti hanno vinto entrambe le sfide (2-1 in casa dei lilla, 3-2 al 'Breda'). Le 27 giornate disputate hanno visto per ben 17 settimane la squadra di Sesto San Giovanni in testa, la quale vanta anche il miglior attacco (ben 43 reti messe a segno). Per la società del presidente Gabriele Albertini (fratello dell'ex Milan Demetrio) è un ritorno in Lega Pro dopo ben 10 anni: l'ultima apparizione fu infatti nella stagione 2009/10, quando i biancocelesti retrocessero dalla Seconda Divisione dopo essersi piazzati all'ultimo posto in classifica del Girone A. Dopo la retrocessione, inoltre, la società venne dichiarata fallita e due aste fallimentari andarono deserte, costringendo la Pro Sesto a ripartire addirittura dalla Promozione.

Girone C - Un altro dominio è quello del Campodarsego che - con una gara in meno - è riuscito anch'esso a chiudere a quota 54, con ben 5 punti di distacco sul Legnago Salus (che di partite ne ha disputate 28 ed ha perso 3-0 l'unico scontro diretto giocato contro i biancorossi). D'altronde la squadra allenata da Antonio Andreucci è rimasta in vetta per 16 giornate, dalla 13^ fino allo stop imposto dall'emergenza sanitaria, grazie alle 15 vittorie conquistate e le sole 3 sconfitte patite. Risultato raggiunto anche grazie alla miglior difesa del girone (anche se a pari merito con l'Union Feltre, entrambe a quota 25 reti subite). e molto importante per una società, quella del presidente Daniele Pagin, che approda per la prima volta nella sua più che quarantennale storia nel calcio professionistico, dopo cinque stagioni di fila in Serie D.

Girone D - Toni trionfalistici necessari per il Mantova, capolista di questo girone dalla prima all'ultima giornata prima dello stop per l'emergenza sanitaria: i virgiliani hanno chiuso a quota 51 punti in 24 gare disputate, con ben 7 lunghezze di vantaggio sul Fiorenzuola. Nessuno è mai riuscito a spodestare la squadra biancorossa dal trono, eppure è curiosa la storia della sua panchina: Lucio Brando è stato esonerato alla 21^ giornata dopo il pari con la Vigor Carpaneto con uno score di 13 vittorie e 8 pareggi (nessuna sconfitta), sostituito dalla coppia Gianluca Garzon-Matias Cuffa che hanno poi conquistato un ulteriore successo, un ulteriore pareggio, ma anche il primo e unico ko stagionale, all'ultima giornata contro il Franciacorta. Inoltre dalla sua l'undici virgiliano ha anche il miglior attacco con 59 reti realizzate, oltre che capocannoniere e vicecapocannoniere del girone (Luigi Scotto e Filippo Guccione). Per la società del presidente Ettore Masiello è un ritorno tra i professionisti dopo tre anni dall'ultima volta, cioè dopo il fallimento societario del 2017 e la ripartenza dalla D.



Girone E - Anche qui una battaglia sul filo del rasoio tra Grosseto e Monterosi: i laziali - in testa per 16 giornate - hanno perso la vetta alla 23^ in favore dei toscani che diventano così i candidati alla terza serie coi loro 52 punti (contro i 50 degli avversari). Un successo in più per i maremmani che equivale ad un pari in più per la squadra della provincia di Viterbo, mentre sono 4 i ko di entrambe. Beffa nella beffa il Monterosi ha battuto il Grosseto per 3-0 nello scontro diretto d'andata per poi perdere al ritorno solo 1-0. Miglior attacco del girone (45 reti realizzate) la squadra allenata da mister Lamberto Magrini che può vantare anche il capocannoniere del girone (Filippo Moscati), mentre la miglior difesa (solo 20 reti subite) non è bastata agli avversari. Per la società del presidente Mario Ceri è un ritorno tra i professionisti dopo cinque anni dalla salvezza sul campo seguita però dalla radiazione, la ripartenza dalla D, la nuova radiazione e la nuova ripartenza dall'Eccellenza.

Girone F - Combattuto fino alla fine questo girone con il Matelica a spuntarla dopo 26 gare disputate a quota 55, ma con soli 3 punti di distacco sulla coppia Campobasso-San Nicolò Notaresco, che sta vivendo una propria beffa dato che solo all'ultimo turno i biancorossi erano riusciti ad agguantare la vetta. Da sottolineare infatti che la squadra allenata da mister Gianluca Colavitto (subentrato a Pier Francesco Battistini alla sesta giornata) aveva chiuso entrambi gli scontri diretti contro i molisani sul pari (1-1 all'andata e 0-0 al ritorno), mentre contro gli abruzzesi aveva perso in casa 2-1 (niente ritorno a causa dello stop per l'emergenza sanitaria). Solo 3 comunque i ko del Matelica, contro i 4 (Campobasso) e 6 (San Nicolò Notaresco) delle due rivali. Per i marchigiani comunque record di reti realizzate (48, con Vito Leonetti capocannoniere del girone) e miglior difesa (solo 18 gol subiti). Per la società del patron Mauro Canil sarebbe la prima storica partecipazione ad un campionato professionistico, dopo 7 anni dalla prima - anch'essa storica - promozione in Serie D.

Girone G - Dominio della Turris in questo girone, di cui è stata per ben 21 giornate capolista chiudendo a quota 61, a +4 sull'Ostiamare che con quello che è stato definito proprio dai corallini un 'manifesto culturale' si è subito congratulato con i rivali per la promozione (seppur ancora ufficiosa). Il gesto acquisisce ancora più valenza se si considera che in fondo mancherebbe ancora da giocare lo scontro diretto di ritorno (all'andata fu 3-1 per i torresi all'Anco Marzio). Una vera e propria macchina da guerra la squadra allenata da Franco Fabiano, capace di perdere una sola sfida (proprio all'ultima giornata prima dello stop, in casa della Sassari Latte Dolce), di segnare ben 65 reti, vantando così ben due uomini nelle prime tre posizioni della classifica marcatori: il capocannoniere Fabio Longo e Giuliano Alma, e di avere il secondo miglior pacchetto arretrato (24 reti subite, contro le 21 dell'Ostiamare). E 19 anni dopo è così ancora Serie C: l'ultima apparizione della società, attualmente presieduta da Antonio Colantonio. risale infatti alla stagione 2000/01, quando retrocesse tra i dilettanti dopo aver perso i playout, una retrocessione amara che arrivò dopo ben 30 anni di fila di professionismo.

Girone H - E' sicuramente il caso più controverso: la promozione del Bitonto arriva dopo che i leoncelli hanno passato 20 delle 26 giornate disputate in testa alla classifica, ma nonostante questo con un solo punto di distacco dall'inseguitrice Foggia (55 contro i 54 dei satanelli). Punto che deriva dall'unico pareggio in più conquistato dalla squadra allenata da Roberto Taurino, a discapito della sconfitta patita dai rossoneri e con lo scontro diretto di ritorno ancora da giocare (dopo che quello di andata si era chiuso sul pari ad occhiali). Un calice decisamente amaro da sorbire per i foggiani che già pregustavano il ritorno tra i professionisti dopo le tante vicende societarie complesse vissute, culminate con la mancata iscrizione della scorsa stagione. I neroverdi - dal canto loro - ringraziano sia il capocannoniere Cosimo Patierno che ha aiutato la squadra ad avere il miglior attacco del girone (45 reti realizzate, seppur a pari merito con l'Audace Cerignola) sia una difesa imperforabile, con sole 10 reti subite. Per la società di Francesco Rossiello sarà il primo approccio al mondo professionistico, dopo che nella sua più che centenaria storia ha potuto annoverare 25 partecipazioni in Serie D.

Girone I - Anche in questo caso è inevitabile parlare di un cammino entusiasmante da parte del Palermo di mister Rosario Pergolizzi, che ha trascorso praticamente 26 giornate in testa (al netto della prima dove pur avendo conseguito i 3 punti, era sorpassato dal Castrovillari per differenza reti). Ben 63 punti conquistati, frutto di 20 successi, 3 pareggi e 3 sconfitte e vicecapolista Savoia ferma a -7, nonostante la vittoria nello scontro diretto giocato al 'Renzo Barbera' lo scorso novembre e nonostante il ritorno non sia stato possibile disputarlo a causa dello stop dovuto all'emergenza sanitaria. Miglior attacco per i rosanero, capaci di mettere a referto ben 47 reti nonché seconda miglior difesa (16 reti subite contro le 15 del Savoia). Già al centro di numerosi voci riguardanti il futuro della panchina, con Pergolizzi verso la risoluzione, la società del presidente Dario Mirri - rifondata la scorsa stagione per la quinta volta nella sua storia - torna tra i professionisti dopo un solo anno nell'inferno dilettantistico dopo l'esclusione a causa di inadempienze finanziarie e si riaffaccia alla Serie C dopo 19 anni dall'ultima volta (stagione 2000/01).

E a tutte un benvenute (o un bentornate)!