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IL FATTO DELLA SETTIMANA - LA COMPOSIZIONE DELLA SERIE C 2020/21 ENTRA NEL VIVO: IN TRE (ROBUR, CAMPODARSEGO, LEONZIO) NON SI ISCRIVONO, IL TRAPANI VEDE RESPINTO IL RICORSO E RETROCEDE. IL CONSIGLIO FEDERALE APRE LE PORTE A RIAMMISSIONI E RIPESCAGGITUTTO mercato WEB
Francesco Ghirelli
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 8 agosto 2020, 00:00Il Punto
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

IL FATTO DELLA SETTIMANA - LA COMPOSIZIONE DELLA SERIE C 2020/21 ENTRA NEL VIVO: IN TRE (ROBUR, CAMPODARSEGO, LEONZIO) NON SI ISCRIVONO, IL TRAPANI VEDE RESPINTO IL RICORSO E RETROCEDE. IL CONSIGLIO FEDERALE APRE LE PORTE A RIAMMISSIONI E RIPESCAGGI

La settimana che sta per finire ha visto un ulteriore step nella composizione della Serie C 2020/21: nella giornata di giovedì il Consiglio Direttivo ha esaminato le domande di ammissione al prossimo campionato (che - come confermato dal Consiglio Federale - inizierà il 27 settembre). Sono state presentate 52 domande da parte dei 55 club aventi diritto e tutte e 52 sono complete. Per quanto riguarda le rimanenti 3, si tratta di Campodarsego, Robur Siena e Sicula Leonzio: i veneti avevano già espresso la propria posizione in merito alla non iscrizione, tanto che la LND ne ha già ufficializzato la partecipazione in sovrannumero alla futura Serie D. Ai toscani non è riuscito il miracolo in extremis tanto che mister Alessandro Dal Canto ai nostri microfoni ha evidenziato: "Che avesse difficoltà (la proprietà capitanata dalla presidente Anna Durio, ndr) l'avevamo visto con i pagamenti di gennaio e febbraio saldati in ritardo e pagati tardi alla scadenza del 15 di luglio. Non capisco perché la presidentessa si sia dannata a pagarci e fare corse per adempiere detta scadenza". E ancora: "Quando scelsi Siena dopo la risoluzione del contratto con l'Arezzo, tutti quanti mi parlavano di una delle proprietà più virtuose della categoria. E oggi è una delle poche squadre a non iscriversi in C. Mi pare un grande paradosso". Dei siciliani, infine, si parlava da qualche settimana come di una favola senza lieto fine e così è stato. Il ds Davide Mignemi, intervenuto ai nostri microfoni, ha rivelato in tal senso: "Purtroppo le note vicissitudini esterne hanno portato alla scomparsa. Quello che, sportivamente parlando, potevamo fare, l'abbiamo fatto. A giugno, nel momento in cui il presidente ha avuto problemi con la sua azienda, la situazione è cambiata. Anche se non è mai stato palesato pubblicamente, si intuiva che c'era incertezza intorno all'ambito societario. Forse si è pensato un po' troppo tardi a trovare una soluzione e, per questo, non è rimasto il tempo necessario a un'eventuale cessione negli ultimi giorni. Ho sentito il presidente fino a ieri: era chiaramente dispiaciuto e gli auguro tutto il bene possibile".

Intanto il Trapani, che attendeva con ansia il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per conoscere il destino della propria penalizzazione di due punti, è rimasto beffato dall'esito dello stesso: la Prima Sezione, presieduta dal prof. Vito Branca, ha assunto infatti determinazioni negative per i granata. Ha dichiarato inammissibile l’intervento del Pescara e la costituzione del Cosenza (entrambe interessate in quanto il primo avrebbe rischiato la retrocessione diretta in caso di restituzione anche di un solo punto ai siciliani, mentre il secondo avrebbe rischiato i playout contro il Perugia in caso di restituzione di due punti, ndr), respingendo infine il ricorso dello stesso Trapani Calcio S.r.l. per quanto espresso in parte motiva, confermando la decisione della Corte Federale d'Appello della FIGC n. 88/2019-2020. Per l’effetto, ha anche condannato  la società granata alla refusione delle spese di lite, liquidate in € 5.000,00, oltre accessori di legge, a favore della FIGC, compensate per la metà. Una sentenza che pone una pietra tombale sulla posizione dei siciliani, che sono così condannati alla retrocessione in C dopo un solo anno di militanza in cadetteria.



Da non dimenticare, poi, che martedì il Consiglio Federale aveva deciso in materia di riammissioni e ripescaggi, fatto che permette già di capire chi sostituirà le non iscritte: il Campodarsego, che ha rinunciato da vincente del campionato di D, lascerà il posto ai secondi classificati del proprio girone, ovvero il Legnago Salus. La Robur Siena e la Sicula Leonzio lasceranno invece spazio a due club riammessi, ovvero Giana Erminio e Ravenna (Pianese al terzo posto e prima delle escluse). I ripescaggi, invece, entreranno in gioco se, nei prossimi giorni, la FIGC escluderà altri club, reputando incomplete eventuali altre domande (ma secondo quanto riportato dal comunicato della Lega Pro, tutto appare in ordine per gli altri 52 club). Ulteriore distinzione riguarda il costo: per la riammissione le società non avranno spese mentre per i ripescaggi serviranno 300mila euro a fondo perduto.

Chiudiamo quindi con la soddisfazione di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, pur nella consapevolezza che il futuro potrà non essere a tinte rosa: "Si è rilevato un alto numero di iscrizioni anche in un periodo difficile per tutto il Paese: ciò si deve principalmente alla capacità attrattiva della Lega Pro e del suo campionato oltre alle misure adottate come l’abbassamento dei costi. Il timore più grande - ha continuato - è legato alla ripresa per una serie di fattori: se non viene allentato il protocollo sanitario, se non si riaprono gli stadi e se non ci sono gli sponsor. In autunno, a questo, si aggiungerà la restituzione di quanto rinviato per tributi e tassazioni. Non c’è più tempo - ha concluso, - si rischia il collasso. La situazione potrebbe diventare non sopportabile per i club e per la funzione sociale che opera la Lega Pro sul territorio”.