INTERVISTA TC - Sudtirol, Vecchi: "Posizioni di vertice insolite per noi"

Il Sudtirol si conferma una delle più belle realtà della terza serie, gli altoatesini condividono insieme al Padova la testa del girone B. Il tecnico Stefano Vecchi dopo aver condotto i biancorossi al quarto posto nella scorsa stagione sta guidando i bolzanini nelle parti nobili della graduatoria. Il mister bergamasco è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com parlando del momento della squadra e di quelle che possono essere le prospettive in vista della fase decisiva del campionato:

Le statistiche indicano in maniera inequivocabile la bontà del vostro cammino; siete fra i migliori quattro attacchi dell'intera categoria e fra le difese meno perforate: c'è un segreto o una ricetta particolare?

"In Questa stagione abbiamo acquisito un buon equilibrio durante tutte le partite, segnando un buon numero di gol coinvolgendo non solo attaccanti, ma anche centrocampisti e difensori. Allo stesso tempo tutti danno il loro contributo in fase di non possesso facendo una buona fase difensiva, permettendoci così di non subire molte reti".

Finora siete andati a "fari spenti" rispetto alle altre squadre, adesso possiamo parlare di Sudtirol in lotta per la promozione in serie B?

"Ormai è da un'pò che siamo fra le prime in classifica, siamo lì con le più forti, si tratta di una posizione assolutamente meritata. La pressione dobbiamo tramutarla in entusiasmo e voglia di fare perchè comunque per noi è una cosa nuova, al momento c'è grande serenità e voglia continuare questo cammino".

Avete dimostrato di avere carattere, erano arrivati 2 punti in tre partite a cui hanno fatto seguito 4 vittorie e due pareggi. Siete un gruppo solido

"Il campionato è molto equilibrato, quindi ci sta di perdere qualche punto. in alcune partite Nel complesso stiamo facendo una stagione con una buonissima continuità, la differenza fra vincere, pareggiare o perdere contro tutti ci vuole molto poco. Nel nostro girone Il livello è molto alto, ci sono squadre organizzate e ben allenate, con buone individualità e piazze importanti".

Quanto è difficile questa stagione con la "spada di damocle" rappresentata dal covid?

"Fare questa stagione, con tamponi, rischi vari e massima attenzione per ogni cosa è difficile. Senza dimenticare il fatto che giochiamo senza il pubblico, ci manca la nostra gente ma anche gli stimoli forniti da stadi pieni in piazze importanti. Purtroppo quest'anno è così, mi auguro che possano tornare presto perchè sono un pezzo importante dello spettacolo".

Spesso si parla di possibile riforme per migliorare la terza serie, cosa ne pensa a riguardo?

"Mi auguro che vengano fatte delle riforme per il bene della categoria e della Lega Pro, al di là di interessi particolari di una società piuttosto che un gruppo di dirigenti, deve essere messo da parte interessi personali per il bene comune della terza serie".