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tmw / serie c / Girone A
Top & Flop di Pistoiese-RenateTUTTO mercato WEB
Valiani, TOP Pistoiese
© foto di Federico Gaetano
domenica 11 aprile 2021, 18:35Girone A
di Francesco Moscatelli
per Tuttoc.com

Top & Flop di Pistoiese-Renate

Se non segni, segnano gli altri. Il calcio non è fatto per salutarsi tutti sullo 0-0: si entra in campo per fare in modo che quello 0-0 sia solo un punto di partenza. Mai di arrivo. Perciò, se cogli un palo da posizione super-favorevole e poi sprechi a due metri dalla linea di porta altre due occasioni d'oro, è quasi un obbligo morale subire la lezione. E' stato un Renate straripante quanto sprecone nei primi diciassette minuti di gioco. Poi, il primo capovolgimento di fronte: e ne basta solo uno per cambiare il tabellino (finale: 1-0) e permettere alla Pistoiese di trovare quella vittoria che mancava dal 31 gennaio e di riaccendere la speranza per i playout. Laddove non sono arrivati i Nocciolini, i Rada e i Marano, ci ha pensato Chinellato a dire che, in effetti, di un pareggio non se ne sarebbe fatto nulla nessuno. E così l'Olandesina di ritrova abbracciata nei suoi componenti al centro del campo, imparando di nuovo a sorridere nella foto di rito. Il Renate, colpevole e anche sfortunato, smentisce in qualche modo il passo in avanti offerto contro la Pergolettese: la strada verso un equilibrio che è, prima di tutto, esistenziale passa ora attraverso Juventus U23, Pro Sesto e Lucchese. 

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato nel pomeriggio odierno al "Marcello Melani" di Pistoia. 

TOP:

Varga-Valiani-Mal-Chinellato (Pistoiese): generalmente, in questa rubrica, è buona norma indicare al massimo tre nomi. Ma se la vittoria manca da oltre due mesi, è giusto aggiungere un altro gradino al podio festante. Sarà ovvio, sarà banale, ma la palma del/dei migliore/i in campo va all'intera difesa, oggi nell'interpretazione di Varga e Baldan, reparto davvero molto sollecitato nel corso della ripresa. Un reparto che, ristabilitasi dall'approccio problematico, ha disposto al meglio tutta una fase difensiva che ha chiamato al lavoro sporco praticamente tutti gli effettivi, compreso Chinellato uscito dal campo con più di qualche livido. A proposito della punta: tante sportellate, ma un numero 9 (concettualmente, nei fatti la sua maglia porta il 17) il pane se lo guadagna se inquadra la porta in almeno un'occasione nell'arco dei 90 minuti di gioco. E dunque, al di là delle imprecisioni altrui, bravo Chinellato a crederci, da posizione oltretutto molto molto decentrata. Anche perché il suggerimento di Valiani meritava una conclusione degna: il quarantenne si è fatto metà campo di corsa e sembrava un ragazzino. Cala ovviamente nell'ultima mezz'ora, ma la personalità del pistoiese (anche di nascita) si tocca con mano in ogni fase di gioco. Infine Mal: generosissima la prova del centrocampista italo-rumeno che recupera una quantita enorme di palloni prima di finire -con gloria- il match strisciando sui gomiti. UNA DOMENICA CHE RISCRIVE TUTTO

Guglielmotti-Kabashi (Renate): il cuore della partita batte nei primi minuti di gioco, nel bene e nel male (dipende dal colore della fede). E dunque, proprio il nocciolo dei mali renatesi -quel quarto d'ora di spreco inverecondo di occasioni- è la sede anche, con un briciolo di onestà, del Renate più gradevole in questo plumbeo pomeriggio sotto gli Appennini. Tanti i cross, tanti gli uno-due veloci che hanno eluso le marcature: sì, in quel momento c'è stata una Pantera che ha graffiato come nei periodi migliori, proponendo un Kabashi che, lentamente (e ancora un po' a sprazzi), sta tornando fattore importante sulla mediana nerazzurra e soprattutto un Guglielmotti che ha dimostrato ancora una volta come i postumi del complesso infortunio siano già un ricordo. E' entrato benino in partita Possenti, senza dubbio più mobile del collega che ha sostituito, così come sempre generosa la prova del capitano AnghileriNON E' STATO UN "PIATTUME" GENERALIZZATO

FLOP:

L'approccio (Pistoiese): un'Olandesina che ha rischiato tantissimo ad inizio gara, travolta da una Pantera oggettivamente più manovriera. Tanti i pericoli soprattutto provenienti dalla sinistra, con Kabashi e Guglielmotti a conclamare una supremazia territoriale che ha travolto tutta quella porzione di campo e dunque, soprattutto, un Pezzi apparso in difficoltà. Era lecito attendersi una Pistoiese rabbiosa e vogliosa, è entrata in campo un'Olandesina che ha preso coraggio solo dopo il gol arrivato in modo un po' estemporaneo, pur nella lodevole impostazione dell'azione vincente. E' un successo meritato per la voglia di preservare il vantaggio, ma sono tre punti figli anche di un po' di fortuna e demeriti altrui: una squadra più cinica avrebbe bucato la porta di Nordi (anch'egli inizialmente protagonista di soluzioni non felicissime), ma oggi c'era un Renate che ha dilapidato un patrimonio intero. La salvezza del gruppo arancione -ancora vivo e compatto per quanto visto nei novantotto minuti di gioco- passa dunque anche dagli episodi. Qualcuno regalato; qualcun altro voluto, cercato, trovato. UN PO' DI FORTUNA PRIMA DI UNA PRESTAZIONE GENEROSA  

Gli errori individuali sul gol-una quantità industriale di occasioni sprecate (Renate): due facce della stessa medaglia, e non serve a nulla disquisire quale sia il lato che incide di più su un tabellino finale nuovamente sfavorevole. Nell'azione che ha portato Chinellato alla sua quinta marcatura troviamo, nell'ordine, un centrocampo che non riesce a contrastare Valiani, una difesa che, soprattutto con Damonte (oggi insufficiente), tiene in gioco la punta veneta e il portiere Gemello sorpreso sul proprio palo (si rifà parzialmente nel finale parando il tentativo di Stoppa). Altrettanto pesanti sono gli errori sottoporta, e qui l'elenco è davvero troppo lungo: Nocciolini, Rada, Marano nel primo tempo e Maistrello nella ripresa (anche se essere al momento giusto, con i tempi che corrono, è già nota di merito e dunque sempre lunga vita al numero 5 che ha avuto il merito, almeno lui, di offrire a Diana un cambio di strategia a partita in corso). In altre occasioni -quest'anno fortunatamente poche- abbiamo raccontato un Renate che fatica a costruire. Al "Melani" no, le azioni sono state disegnate in maniera copiosa, azioni che hanno prodotto palloni realmente invitanti a pochi passi dalla linea di porta, soprattutto grazie ad una discreta vena degli esterni, questo pomeriggio i meno colpevoli del fattaccio. In fondo, bastava un solo centro ad inizio gara per instradare la partita su binari favorevoli, con una Pistoiese più sbilanciata e, dunque, più perforabile. MA IL TRENO SE NE E' ANDATO E, ALMENO PER OGGI, NON RITORNA PIU'