Avellino, Braglia: "Io arrogante? Non sono simpatico ma porto rispetto"
Piero Braglia, tecnico dell'Avellino, in conferenza stampa ha commentato la vittoria contro la Virtus Francavilla, al termine di lunghissime giornate che l'hanno visto vicino all'esonero: "Di quello che è accaduto in settimana non voglio parlare, faccio questo mestiere da una vita. Se l'allenatore non va bene è giusto cambiarlo, salutando tutti come è accaduto gli anni scorsi. Sono stato in silenzio, aspettando le decisioni della società. Sono ancora qui, e andiamo avanti. Certo, a Viterbo non era il vero Avellino, più di chiedere scusa non possiamo. Io sono convinto che questa squadra sia forte, abbia qualità, e ne sono sempre più convinto", riporta TuttoAvellino.it.
Sulla difesa avuta da parte dei calciatori: "Mi hanno chiamato a mezzanotte meno cinque, io stavo andando a letto. E mi hanno detto che erano saliti i calciatori a parlare con la proprietà. Ma sia chiaro, la scelta di confermarmi è stata del presidente non dei calciatori. Rispetto? Io porto rispetto a tutti, a volte qualcuno mi dice che sono arrogante, lo so che magari non sono simpatico, ma da qui a dire che non porto rispetto ce ne passa".