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tmw / serie c / Girone A
Top & Flop di Renate-TriestinaTUTTO mercato WEB
Tommy Maistrello, TOP Renate
domenica 24 ottobre 2021, 21:03Girone A
di Francesco Moscatelli
per Tuttoc.com

Top & Flop di Renate-Triestina

Renate-Padova, prima di campionato: 0-3, 28 agosto. Renate e Padova 23 punti, a braccetto, almeno per una sera: 24 ottobre. Quanto possono raccontare due mesi! Due mesi pieni, con la staffetta Parravicini-Cevoli e tutto quel che ne consegue, compreso Galuppini che si guadagna nuovamente i titoli non più solo della stampa locale. Il Renate stasera è secondo in classifica, spettatore interessatissimo del monday-night che vedrà Feralpisalò e Padova impegnati a sottrarsi punti a vicenda. Intanto il suo, stasera, l'ha fatto: 2-1 ai danni di una Triestina arrivata in Brianza con gli uomini contati, forse stanca (meglio: più stanca degli avversari) dopo le due vittorie contro Fiorenzuola e Mantova. A conti fatti un tabellino determinato da un inizio davvero pimpante, o un inizio choc, dipende dai punti di vista. Subito Galuppini a raccogliere una smanacciata per nulla efficace di Martinez, poi una rete di Maistrello su cross dalla destra di Anghileri. Poi una partita molto frammentata e con qualche cartellino di troppo. Gli innesti di Bucchi raccontano di una rosa alabardata sempre di buon livello, al di là del momento contingente: Sarno preme sulla destra con buona lena ma la rete ospite, a dieci minuti dal termine, arriva dalla parte opposta: angolo di Galazzi e Ligi vince il duello con Possenti spedendo di testa in rete. Scontato l'assalto finale. Gomez prova a gelare il suo-ex pubblico. Almeno per oggi, forse, sarebbe stato troppo.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questo pomeriggio allo stadio "Città di Meda". 

TOP:

Maistrello (Renate): un nome per identificare più che altro una fase, il primo quarto d'ora, di Renate davvero schiacciasassi. Un nome anche per ricordare come l'uomo copertina sia senza dubbio, come è giusto che sia, Francesco Galuppini (24 ottobre e siamo già in doppia cifra: una fantomatica proiezione lo indichebbe oltre quota 30 reti...) ma che c'è tanto d'altro in questo momentaneo secondo posto in coabitazione con il Padova. Maistrello (quota 4: non saranno i numeri del collega di reparto ma è comunque una buona vena realizzativa) ha segnato quella rete che nelle ultime gare è mancata anche solo per un niente, forse perché certe gare richiedono la firma di un unico amministratore delegato. Maistrello primo degli umani, dunque. Tante sportellate, tanti colpi sugli stinchi, ma non solo: buona capicità di lettura dei cross e infatti difficilmente l'emiliano sbaglia i tempi di un inserimento. In crescita anche Celeghin e Drago, mentre una menzione "fuori categoria" la merita Morachioli: uscito alla mezz'ora di gioco per un infortunio muscolare, Gregorio ha avuto modo, in ogni caso, di lasciare il segno con una progressione che è davvero il piatto forte di un repertorio ancora da costruire. Forse è ancora presto per essere capaci di "spaccare la partita", ma del materiale da lavorare questa ala tascabile ce l'ha. UN SECONDO POSTO CORALE 

Galazzi-l'ingresso di Sarno (Triestina): piedi buoni per Galazzi, esterno offensivo pavese scuola Inter che pennella il calcio d'angolo per porta Ligi in gol. In generale, nei cinquecentotredici calci piazzati battuti dagli ospiti, quasi mai il classe 2000 spreca il pallone scegliendo invece bene il movimento giusto di questo e quel compagno. A livello di manovra la parte più incisiva e continua della pressione finale l'ha proposta la corsia di destra grazie anche all'ingresso di Sarno che ha dato un po' di brio ad un reparto offensivo che è apparso in troppi frangenti molto statico. Le sovrapposizioni con Rapisarda hanno messo un po' in difficoltà la corsia mancina brianzola, guadagnando il fondo in diverse occasioni. Infine Guido Gomez, l'atteso ex: ha poco spazio (un tempo solo), ancor meno palloni giocabili nonostante un possesso palla più marcato. Eppure uno squillo, seppur con la sordina: l'unico, a ben guardare, prodotto dal reparto offensivo. No, Guido corre sotto la tribuna, in maglia nerazzurra, felice dopo l'ennesimo gol: in Brianza si preferisce ricordarlo così. NULLA E' PERDUTO: ORA UNA SETTIMANA PER RIPARTIRE DI SLANCIO

FLOP:

L'ultima mezz'ora di gioco (Renate): ci può stare. Ci può stare perché l'avversario, sia pur decimato negli uomini, resta di ottimo livello. Ci può stare perché, rispetto a tutte le altre compagini (Pro Vercelli esclusa) la squadra ha portato a termine tre prove in sette giorni esatti anziché otto. Ci può stare perché due rimonte (contro le Bianche Casacche e contro il Lecco) lasciano comunque scorie da un punto di vista mentale e sono sempre, sempre dispensiose. Ci può stare anche perché il Renate non è a questo punto, evidentemente, la squadra che non ha nulla da perdere. Pareggiare contro la Triestina sarebbe stato un risultato ad ogni modo onerevole, ma per come si era messa la partita quei tre punti andavano portati in salvo come quell'antico vaso. A costo di soffrire, a costo di tirare un sospiro di sollievo per quella conclusione di Gomez che ha ricacciato in gola il grido alabardato. Quel Renate che ha dimostrato ad inizio settimana (e nel mezzo della settimana) di ribaltare i tabellini, sul finire della stessa certifica anche la capicità di amministrare. Anche di soffrire. A volte troppo, ma a calcio, fino a prova contraria, si gioca sempre in ventidue. LIMITI ANCORA DA ESPLORARE

De Luca-Crimi-il Ligi difensore (Triestina): altra brutta battuta di arresto per la squadra giuliana che, in attesa di recuperare pedine, deve evitare approcci alla gara da brividi quale quello accusato a Meda. Anche perché davanti corrono e lo stesso Renate dimostra come la concorrenza per i piani alti aumenta con il passare delle domeniche anziché diminuire. Pochi gli alabardati che si salvano in un pomeriggio in Brianza cominciato male e finito comunque con l'amaro in bocca. De Luca è rimasto un nome impresso nella distinta, Crimi si è dimostrato a volte eccessivamente falloso mentre la rete biancorossa non può far dimenticare il disastro di Ligi più nell'ambito della rete di Maistrello che in quella di Galuppini: nel 2-0 perde il duello aereo con la punta emiliana e poi rimane a metà strada tra Anghileri e lo stesso attaccante nerazzurro. Male anche Martinez nel (mancato) rinvio che serve involontariamente Galuppini per il primo vantaggio, un'azione che vede dalla parte dei cattivi l'anche qui presente Ligi e pure Iotti, più efficace in fase di spinta che nelle mansioni di copertura. Ma le insufficienze non finiscono qui. LA TERZA FU FATALE