Pescara, Auteri: "Stiamo facendo delle figure di m***a. Dobbiamo pedalare"

Gaetano Auteri, allenatore del Pescara, ha parlato in conferenza stampa al termine della gara pareggiata per 1-1 contro il Teramo: "Se parlassimo adesso di primo posto, saremmo poco credibili. Non mi sottraggo alle responsabilità, sono il primo a capire che abbiamo qualche difficoltà: questa partita è stata anomala, chi è entrato non si è calato nella realtà della gara e abbiamo subito il pareggio su un nostro errore. Dobbiamo pedalare, io sono fortemente deluso e chiedo scusa a tutti: non mollo, è poco ma sicuro. Non è il momento nemmeno di attaccarci all'arbitro, che ha fatto una grandissima gara: abbiamo sbagliato l'atteggiamento, andiamo alla ricerca di gesti tecnici sciocchi come i colpi di tacco e perdiamo la palla quando invece dovremmo essere solidi e concreti. Nel secondo tempo non siamo riusciti a chiuderla nonostante tante palle gol".

Qual è il problema di questa squadra?
"Facciamo cose che non dobbiamo fare. Memushaj non ha nessuna paura, Galano ha fatto una buona partita anche se era stanco. Abbiamo avuto tante volte la possibilità di chiuderla senza mai rischiare nulla in difesa".

Un commento sul Teramo?
"Hanno giocato la partita che dovevano giocare, ma hanno anche subito dieci break importanti. Noi abbiamo sciupato tantissimo e li abbiamo tenuti in partita: parlare in questi momenti serve a poco. Fallo di mano di Arrigoni? Non ho visto l'episodio, l'arbitro ha fatto una buona gara".

Capitolo sostituzioni: come spiega i cambi?
"Ferrari era un po' stanco e ho preferito inserire De Marchi. Memushaj era stanco e ammonito, mi sono cautelato togliendolo dal campo. Frascatore ha più spessore difensivo di Nzita: le intenzioni quando si pensa ai cambi sono una cosa ma poi può succedere anche altro. Abbiamo perso una palla in uscita maldestramente. Galano era stanco ma ha fatto una buonissima partita: ho messo dentro Clemenza che è un calciatore di pari livello. Se gli effetti dei cambi sono diversi da quelli sperati, uno se lo accorge sempre dopo".

Siete stati "salutati" dai fischi del pubblico...
"Abbiamo tirato trenta volte in porta, ma siamo stati poco precisi. Faccio mea culpa, non mi nascondo dietro a nulla: stiamo facendo tutti delle figure di m***a, non mi va di perdere credibilità. Dobbiamo sistemare delle cose. Se non si chiudono le partite, può succedere cò che è successo".