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Brindisi, dal sogno all'incubo: rovinata una stagione super in pochi mesi. Juve Stabia, siano applausi a prescindere. Basta violenti nel calcio!TUTTO mercato WEB
sabato 23 marzo 2024, 00:00Il Punto
di Luca Esposito
per Tuttoc.com

Brindisi, dal sogno all'incubo: rovinata una stagione super in pochi mesi. Juve Stabia, siano applausi a prescindere. Basta violenti nel calcio!

Editoriale di oggi che si apre inevitabilmente con una triste riflessione su quanto accaduto a Padova in occasione della finale d'andata di coppa Italia. Non vogliamo scadere nella retorica, non è proprio nel nostro stile. Tuttavia, in un mondo falcidiato da malattie, guerre e disastri economici, pensare che ci sia ancora qualcuno che parte dalla Sicilia, va in Veneto e mette a repentaglio l'incolumità di bambini e famiglie per una partita di calcio fa davvero rabbrividire e mettere le mani nei capelli. Che i tifosi sani di tutt'Italia (la stragrande maggioranza, sarebbe del tutto errato e superficiale associare la parola "ultras" a questi delinquenti) prendano le distanze dai facinorosi. Altrimenti ogni battaglia contro chiusure, restrizioni, tessere e fidelity card servirà davvero a poco. Dinanzi a certe immagini vergognose non si può restare inermi, è tempo che ci siano pene certe per tutti coloro che scambiano un impianto sportivo per un terreno anarchico all'interno del quale infrangere ogni tipo di legge. Basta, basta, basta! Perchè un poliziotto, che ha moglie e figli a casa, deve rischiare la vita per una competizione sportiva? Perchè non si è liberi di tifare per la propria squadra del cuore senza dover temere un agguato da parte di qualche sconsiderato? E proprio Catania, teatro del dramma Raciti nel 2007, non ha bisogno di gentaglia che infanghi il nome di un pubblico corretto, passionale, che seppe rialzarsi a fatica a suo tempo e che pagò le conseguenze con una pessima campagna mediatica a livello internazionale e con la chiusura dello stadio. Cosa che accadrà anche in occasione della finale di ritorno, un danno enorme per la società (in termini di incassi), per i calciatori (che perdono il proverbiale dodicesimo uomo, e sappiamo tutti al Sud quanto possa fare la differenza nelle sfide decisive), per l'intero movimento calcistico e per migliaia e migliaia di persone perbene che aspettavano una serata del genere da tempo e che saranno costrette a restare a casa. Tutto molto triste.
Provando a parlare di calcio, ci soffermiamo ora sul Crotone e sulle dimissioni di Silvio Baldini. Come accaduto a Perugia dopo una serie incredibile di sconfitte consecutive, anche stavolta l'ex tecnico di Carrarese e Palermo decide di chiudere anzitempo la propria avventura sulla panchina dei pitagorici. Un gesto forte, anche raro nel mondo del calcio: chi è che oggi rinuncia a cuor leggero a uno stipendio importante? Troppo forte, evidentemente, il legame tra lo spogliatoio e Zauli, "salvato" per la seconda volta dai suoi calciatori e ora chiamato a traghettare i rossoblu verso la miglior posizione possibile per i playoff e con le grane Gigliotti-D'Errico da gestire. Fa bene la società a ricordare che il Crotone, in tempi recenti, ha fatto tanta B e qualche anno di A, ma la sensazione è che ci sia stato un grosso ridimensionamento tecnico ed economico.

E, in un girone di fuoco, è rischio che nessuno può permettersi. In vetta sarà testa a testa tra Juve Stabia e Benevento. Sotto questo aspetto consentiteci una riflessione. Leggiamo da più parti di "calo" delle vespe, addirittura qualcuno parla di crisi dopo la sconfitta forse immeritata a Foggia. Tuttavia è deontologicamente corretto ricordare che i campani sono partiti per conquistare una salvezza tranquilla e che, a prescindere dall'esito della stagione, si dovrà solamente tributare un grosso applauso. A breve ci sarà lo scontro diretto al Vigorito contro una squadra rivitalizzata dalla cura Auteri, ma è giusto che le pressioni siano di più sulle spalle della "strega" che, dopo due retrocessioni di fila, ha necessità di aggiungere tre punti alla classifica e far valere il maggior tasso tecnico e gli investimenti milionari della proprietà. Negli altri gironi, invece, situazione piuttosto definita. Nel raggruppamento A Possanzini e i suoi ragazzi hanno fatto il vuoto, in quello B c'è un Cesena super star che ha tenuto a debita distanza una Torres stratosferica e che sarà piacevole realtà in post season. La cadetteria si appresta ad accogliere nuovamente due grandi piazze che, ripartire da zero dopo fallimenti e retrocessioni, hanno saputo rialzarsi, riorganizzarsi e mettere a disposizione dei rispettivi tecnici quel famoso mix di giovani ed esperti che fa sempre la differenza. Alessandria e Fermana, invece, sembrano le principali indiziate a retrocedere in D, oltre ad un Brindisi che, per tanti motivi, ha dato da subito la sensazione di aver pagato a caro prezzo il salto tra i professionisti. Per la serie "come buttare in pochi mesi un anno strepitoso..."