Tutto pronto per il grande spettacolo playoff-playout. Dalla D alcuni club che hanno scritto una favola da brividi

Editoriale di oggi che si apre con una proiezione playoff-playout. Quando mancano 90 minuti al termine della regular season, possiamo fare un primo bilancio in attesa che gli spareggi possano sancire la quarta promossa in cadetteria e le altre squadre che passeranno dal professionismo al dilettantismo. Purtroppo in tre hanno già salutato la compagnia. Ad Alessandria hanno pesato situazioni societarie in costante evoluzione e che non hanno consentito alla squadra di esprimersi con serenità. A Brindisi è arrivata già una penalizzazione da scontare nella prossima stagione e questo fotografa le difficoltà gestionali dei pugliesi. A Olbia, invece, nessuno si aspettava questo salto all'indietro. Aggrapparsi, però, sempre e solo alle giocate di Ragatzu è stato un rischio, stavolta c'è stato un flop totale nel mercato di gennaio che avrebbe dovuto portare in dote quel difensore centrale e quel centrocampista di qualità che mancavano come il pane. A far compagnia ai sardi dovrebbe essere la Fermana che, salvo miracoli, ha dilapidato la rimonta delle settimane scorse con la sconfitta in casa della Juventus. A questo punto solo la matematica tiene a galla una realtà che può vantare un buon seguito di pubblico e che, al pari delle altre, speriamo di rivedere quanto prima in Lega Pro.
Nel girone C trema il Catania, in caduta libera da tempo e del tutto incapace di far valere un tasso tecnico superiore a quesi tutte le squadre della categoria. Sin troppo evidente che Zeoli non abbia inciso e che sia soprattutto una questione mentale. Perchè, presa singolarmente, è una rosa assolutamente di spessore e con tanti giocatori di categoria superiore. Il finale sarà da brividi, potrebbe spuntarla la Turris di Leonardo Menichini che se la giocherà a Brindisi contro un gruppo che, a onor del vero, sta chiudendo la stagione a testa altissima e con una serie incredibile di risultati positivi.

E' il bello del calcio. In alto, invece, abbiamo già tributato da tempo i giusti onori a Mantova (a proposito, annunciato il rinnovo di Possanzini), Cesena e Juve Stabia, tre piazze che hanno tutto per ben figurare in cadetteria. Chi sarà la quarta? Una nobile decaduta o una rivelazione come accaduto in tempi recenti a Lecco? Il Vicenza, dall'avvento di Vecchi in poi, viaggia a ritmi interessanti. Avellino e Benevento hanno organici di spessore assoluto e certo per nessuno sarà facile giocare a Perugia, Pescara e Padova. Senza dimenticare un Taranto ben guidato da Capuano, la Torres che ha tenuto testa a lungo alla schiacciasassi di Toscano e una Carrarese che, parentesi con la Recanatese a parte, ha vissuto un 2024 di livello assoluto. Vogliamo chiudere con un plauso anche alle squadre che hanno vinto la D e che si ritroveranno in Lega Pro. Trapani e Cavese arricchiscono un girone C che si preannuncia già caldissimo dal punto di vista ambientale e ricco di sfide affascinanti, tali da giustificare la scelta di Sky di investire su una categoria sin troppo sottovalutata, ma nella quale regna sovrano il proverbiale fascino del campanile. A loro si aggiungono l'Union Clodiense, Alcione e Altamura. Tra grandi ritorni e prime volte, ancora una volta il calcio ha saputo raccontare storie bellissime. La speranza è che si possa vivere un finale emozionante, nel quale prevalga sempre il merito sportivo. Chiudere l'estate senza stravolgimenti, estromissioni e ulteriori penalizzazioni è il vero obiettivo e il grande sogno dei tifosi di tutt'Italia.