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Tesser: “Playoff, tutti possono vincere. Vicenza e Padova meritano altri palcoscenici”TUTTO mercato WEB
Attilio Tesser
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
martedì 21 maggio 2024, 11:40Altre news
di Redazione TC
per Tuttoc.com

Tesser: “Playoff, tutti possono vincere. Vicenza e Padova meritano altri palcoscenici”

Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Attilio Tesser. Queste le sue parole.

Chiunque può vincere questi playoff, saranno i dettagli a fare la differenza?
“Fanno la differenza in ogni partita, specialmente in queste partite dove i margini sono strettissimi. Bisognerà sbagliare il meno possibile, bisognerà essere in partita in gare equilibrate con tutte squadre forti e piazze di una certa importanza. Ci sono squadre che hanno anche militato in Serie A”.

C’è anche la Juve Next Gen, è sorpreso del rendimento dei giovani bianconeri?
“Ci sono tanti giocatori che hanno fatto lo step dall’Under 23 alla prima squadra, questo è già un punto importante. In più i risultati ottenuti in questi playoff, l’aver ribaltato il passaggio del turno a Caserta dopo la sconfitta dell’andata dimostra grande solidità mentale oltre alla qualità di questi ragazzi. Ne sentiremo parlare a lungo”.

Le seconde squadre in Serie C sono un bene solo per le big o anche per lo stesso campionato?
“Per la Serie C andare a giocare con Juventus, Atalanta o Milan comunque è qualcosa di importante. Sotto questo aspetto è tutto positivo, poi quando si vedono le società che puntano sui giovani è importante. L’Atalanta da sempre sforna giocatori di talento, è una cosa bella che nobilita la categoria”.

Può essere un vantaggio per chi ha già giocato avere il ritmo partita rispetto a chi non ha ancora giocato?
“Si, potrebbe essere un piccolo vantaggio se le altre non si sono preparate bene nell’intensità e nelle amichevoli fatte. È un playoff, non si può non arrivare con l’atteggiamento giusto. Le altre hanno giocato, magari hanno il ritmo ma c’è anche tanta stanchezza. Non penso che sarà questo a determinare chi passerà il turno”.



Vicenza-Padova ha un sapore speciale, è la partita di cartello di questo turno dei playoff?
“Da veneto ho un occhio di riguardo per questa partita e questo derby, sono due squadre che sono state in Serie A e meritano palcoscenici diversi. A inizio campionato il Vicenza era la squadra da battere, ha trovato risultati nel girone di ritorno mentre il Padova ha sempre avuto grande continuità. È una squadra di categoria e ha un piccolo vantaggio con il doppio risultato a disposizione. Non è un terno al lotto, ma si viaggia sul filo di equilibri sottili”.

Cosa si aspetta da Catania-Avellino?
“Ho avuto la fortuna e il piacere di militare in entrambe le piazze, a Catania da giocatore e da Avellino come allenatore. Il Catania a livello di nomi è una squadra importante, anche l’Avellino ha fatto una super squadra, Perinetti ha composto una squadra competitiva cosi come il Catania, che ha giocatori come Di Carmine, Tello e Sturaro che ha vinto il campionato con il Genoa lo scorso anno. Chi affronta il Catania non sa mai cosa aspettarsi. Penso che l’Avellino sulla carta per rendimento abbia un minimo di favori, in più il doppio risultato può incidere e pesare”.

La spensieratezza può essere un’arma in più per la Torres contro il Benevento?
“È la squadra che conosco meno, conosco qualche giocatore ma non ho mai visto giocare la Torres. Per loro però parlano i numeri, per tre quarti di campionato hanno tenuto testa al Cesena e possono essere la mina vagante di questi playoff. Il Benevento è l’esatto opposto, il presidente Vigorito ha investito tanto e teoricamente ha tutto per salire in B. Hanno un bagaglio di giocatori di nome e conosciuti, sono tra le squadre candidate per salire in Serie B. Con Avellino e Catania sono squadre che dovevano giocarsi la promozione diretta, poi la Juve Stabia ha fatto un capolavoro paragonabile a quanto fatto dal Mantova nel girone A”.

Ci stiamo avviando in questo percorso di valorizzazione dei giovani o la strada è ancora molto lunga?
“Molto lunga no, però penso che la strada sia avviata e il discorso delle seconde squadre può rappresentare un momento decisivo per tutti. Credo che la strada sia tracciata”.

Cosa c’è per mister Tesser nel prossimo futuro?
“Spero ci sia una nuova panchina, le motivazioni sono forti e la voglia di lavorare sono tante. Negli ultimi sette anni ho avuto la fortuna di portare tre promozioni, spero che ci sia qualcuno che abbia la voglia di darmi una panchina. Finché c’è la voglia da parte mia voglio mettermi in gioco, poi quando non ci sarà più questa voglia sarò il primo a tirarmi indietro. Anche qui a Trieste stavamo facendo bene, poi ognuno fa le sue scelte e le dobbiamo accettare. Eravamo vicini al Vicenza, abbiamo tenuto il passo quindi stavamo facendo bene”.