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Padova, la carica del neo tecnico Caneo: "Non vedo nessun avversario più forti di noi"
"Voglio ringraziare la Presidente Bianchi, il ds Mirabelli, mister Oddo che ha fatto un gran lavoro in questi mesi, e tutta la Turris. Sono molto emozionato e stimolato in questo momento. Ho l’obiettivo di crescere professionalmente, volevo fortemente competere in prima fascia. Sapevo che avrei rischiato di poter rimanere fermo, ma so che il lavoro che ho fatto a Torre del Greco era importante: Padova è un punto di partenza": come si legge sui canali ufficiali del club, esordisce così - nel giorno della sua presentazione - il neo tecnico del Padova Bruno Caneo.
Che prosegue: "La squadra che andrò ad allenare avrà la sua identità ben precisa. Da calciatore ero aggressivo, dinamico ed intraprendete, credo che forgerò la squadra su queste caratteristiche. Non sono molto loquace, vorrei far parlare il campo. Avremo una mentalità propositiva, difendere attaccando, voglio far giocare bene la squadra, tutti devono essere protagonisti in campo. Sarà un 3-4-2-1 più che 3-4-3. Giocatori richiesti in avanti? Io valuto le specificità dei calciatori ed il direttore avvalla o meno la scelta. Abbiamo cominciato a parlare, ma fare nomi è prematuro. Credo molto nel poter intravedere le qualità dei calciatori e poterli trasformare in base a queste qualità che hanno. Le punte devono dialogare insieme e tirare in porta, il resto della squadra dovrà sostenere l’attacco. Riusciremo a fare più conclusioni possibili in porta".
Conclude: "Ho l’entusiasmo di un 40 enne e l’esperienza di un 65 enne. Ho la voglia di far qualcosa di importante qui. Vogliamo costruire una squadra trainante per la gente. A Torre del Greco venivano da Castellammare di Stabia, da Pagani, da Napoli, la Turris era un squadra senza freni. Questa è la mentalità che vorrei dare alla squadra. Non vedo avversari più forti di noi, se non proprio noi stessi".
Che prosegue: "La squadra che andrò ad allenare avrà la sua identità ben precisa. Da calciatore ero aggressivo, dinamico ed intraprendete, credo che forgerò la squadra su queste caratteristiche. Non sono molto loquace, vorrei far parlare il campo. Avremo una mentalità propositiva, difendere attaccando, voglio far giocare bene la squadra, tutti devono essere protagonisti in campo. Sarà un 3-4-2-1 più che 3-4-3. Giocatori richiesti in avanti? Io valuto le specificità dei calciatori ed il direttore avvalla o meno la scelta. Abbiamo cominciato a parlare, ma fare nomi è prematuro. Credo molto nel poter intravedere le qualità dei calciatori e poterli trasformare in base a queste qualità che hanno. Le punte devono dialogare insieme e tirare in porta, il resto della squadra dovrà sostenere l’attacco. Riusciremo a fare più conclusioni possibili in porta".
Conclude: "Ho l’entusiasmo di un 40 enne e l’esperienza di un 65 enne. Ho la voglia di far qualcosa di importante qui. Vogliamo costruire una squadra trainante per la gente. A Torre del Greco venivano da Castellammare di Stabia, da Pagani, da Napoli, la Turris era un squadra senza freni. Questa è la mentalità che vorrei dare alla squadra. Non vedo avversari più forti di noi, se non proprio noi stessi".
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