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D'Alessandro: "La Reggiana ha i mezzi per il salto immediato"
Tra gli elementi che hanno fatto la storia della Reggina c'è anche Matteo D'Alessandro, difensore classe '89 ora svincolato e in cerca del giusto progetto, ma sempre molto attento a quello che è il mondo della Serie C.
Proprio il giocatore ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.
La Reggiana torna in C: si riparte con un nuovo percorso per rimanerci?
"Sono molto contento per il ripescaggio della Reggina, ho militato li per due stagioni e, nonostante la giovane età, ho un ricordo ancora molto vivo e bello. Sono anche legato alla città, mi fa piacere rivedere nel professionismo la piazza: mi auguro ora che il club possa rispondere presente alle aspettative dei tifosi per fare intanto un buon campionato e allestire un organico che magari possa poi anche fare il salto. A Reggio i mezzi ci sono".
Una C che cambia, almeno la definizione degli organici è stata chiara: arriverà la 60esima squadra?
"Cambia e spero possa essere definita, pulita e senza problemi di squadre che non arrivano a fine stagione, se ne sono viste e sentite troppe nel corso degli anni. Mi spiace molto per club come Cuneo, dove ho giocato, e mi dispiace vedere comunque il calcio in crisi. Spero che le nuove regolamentazioni dure e severe mandino avanti solo chi può mantenere i patti con i dipendenti. La deve tornare quella di 15-20 anni, quando era seria e competitiva, da li sono emersi tanti calciatori che hanno poi fatto strada".
Regole nuove anche per i calciatori, basta liste over.
"Mi viene da dire finalmente. Alla fine non si è mai capito cosa si intenda con giovane o vecchio, quale sia il limite, considerando che a 30 un calciatore è considerato vecchio ma è invece nel pieno della sua maturità, ma al di là di questo credo si debba dar privilegio alla meritocrazia. Chi merita gioca indipendentemente dall'età: spero che questa storie delle liste possa aprire alle parole prospettiva ed esperienza".
Cosa ti aspetti adesso dal futuro?
"Sono sempre stato molto ambizioso e un po' sognatore, ma coi piedi per terra allo stesso tempo. Sto aspettando una chiamata importante che mi possa dare gli stimoli che cerco e l'importanza che merito: arrivo da una stagione positiva, ho giocato quasi 40 partite in D in due nobili decadute come Vastese e Torres, dimostrando di essere duttile. Mi farebbe piacere tornare in C".
Proprio il giocatore ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.
La Reggiana torna in C: si riparte con un nuovo percorso per rimanerci?
"Sono molto contento per il ripescaggio della Reggina, ho militato li per due stagioni e, nonostante la giovane età, ho un ricordo ancora molto vivo e bello. Sono anche legato alla città, mi fa piacere rivedere nel professionismo la piazza: mi auguro ora che il club possa rispondere presente alle aspettative dei tifosi per fare intanto un buon campionato e allestire un organico che magari possa poi anche fare il salto. A Reggio i mezzi ci sono".
Una C che cambia, almeno la definizione degli organici è stata chiara: arriverà la 60esima squadra?
"Cambia e spero possa essere definita, pulita e senza problemi di squadre che non arrivano a fine stagione, se ne sono viste e sentite troppe nel corso degli anni. Mi spiace molto per club come Cuneo, dove ho giocato, e mi dispiace vedere comunque il calcio in crisi. Spero che le nuove regolamentazioni dure e severe mandino avanti solo chi può mantenere i patti con i dipendenti. La deve tornare quella di 15-20 anni, quando era seria e competitiva, da li sono emersi tanti calciatori che hanno poi fatto strada".
Regole nuove anche per i calciatori, basta liste over.
"Mi viene da dire finalmente. Alla fine non si è mai capito cosa si intenda con giovane o vecchio, quale sia il limite, considerando che a 30 un calciatore è considerato vecchio ma è invece nel pieno della sua maturità, ma al di là di questo credo si debba dar privilegio alla meritocrazia. Chi merita gioca indipendentemente dall'età: spero che questa storie delle liste possa aprire alle parole prospettiva ed esperienza".
Cosa ti aspetti adesso dal futuro?
"Sono sempre stato molto ambizioso e un po' sognatore, ma coi piedi per terra allo stesso tempo. Sto aspettando una chiamata importante che mi possa dare gli stimoli che cerco e l'importanza che merito: arrivo da una stagione positiva, ho giocato quasi 40 partite in D in due nobili decadute come Vastese e Torres, dimostrando di essere duttile. Mi farebbe piacere tornare in C".
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