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L'ex V. Verona Nolè: "Cerco il giusto progetto, senza fretta"
Tra gli svincolati di lusso della Serie C, c'è sicuramente Raffaele Nolè, reduce ad un'annata divisa tra Pro Piacenza e Virtus Verona ora messa alle spalle. L'attaccante è adesso pronto per un nuovo progetto, come conferma lui stesso ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.
Alle spalle una particolare stagione divisa tra Pro Piacenza e Virtus Verona: da dove e come riparte Nolè?
"Si, quello dello scorso anno è stato un momento particolare della mia carriera, prima il caos Pro Piacenza, dove comunque a livello personale ho fatto bene, poi la retrocessione con la Virtus, dove comunque avevo fatto più fatica giocando poco per scelta tecnica. Adesso però sono carico, fisicamente e mentalmente, qualcosa si sta muovendo ma io non ho nessuna fretta, voglio fare la scelta giusta".
Il sogno è quello di rimanere in C: ma potresti anche accettare una D?
"Mi mancano 30/32 partite per arrivare alle 400 presenze nei pro, e questo onestamente è un obiettivo che sto perseguendo. A ogni modo se vedo che c'è un progetto valido e serio anche in D, con prospettive, lo valuto".
La nuova riforma, senza limiti alle liste over, è di sicuro un passo in avanti.
"E' stata indubbiamente un passo importante. Puntare sui giovani va bene, ma la forzatura era assurdo: non solo per noi più anziani, ma anche per i giovani stessi, che si cullavano troppo. Adesso dovranno conquistarsi il posto, saranno più mentalizzati e solo così si migliora. Oltre poi a dare anche maggior lustro a un campionato come la C".
Diversa la composizione dei gironi della C: che campionato sarà?
"Credo che sarà molto duro, soprattutto al sud, ma anche avvincente, perché ci sono ovunque piazze belle e importanti, con proprietà che hanno allestito rose di spessore".
Alle spalle una particolare stagione divisa tra Pro Piacenza e Virtus Verona: da dove e come riparte Nolè?
"Si, quello dello scorso anno è stato un momento particolare della mia carriera, prima il caos Pro Piacenza, dove comunque a livello personale ho fatto bene, poi la retrocessione con la Virtus, dove comunque avevo fatto più fatica giocando poco per scelta tecnica. Adesso però sono carico, fisicamente e mentalmente, qualcosa si sta muovendo ma io non ho nessuna fretta, voglio fare la scelta giusta".
Il sogno è quello di rimanere in C: ma potresti anche accettare una D?
"Mi mancano 30/32 partite per arrivare alle 400 presenze nei pro, e questo onestamente è un obiettivo che sto perseguendo. A ogni modo se vedo che c'è un progetto valido e serio anche in D, con prospettive, lo valuto".
La nuova riforma, senza limiti alle liste over, è di sicuro un passo in avanti.
"E' stata indubbiamente un passo importante. Puntare sui giovani va bene, ma la forzatura era assurdo: non solo per noi più anziani, ma anche per i giovani stessi, che si cullavano troppo. Adesso dovranno conquistarsi il posto, saranno più mentalizzati e solo così si migliora. Oltre poi a dare anche maggior lustro a un campionato come la C".
Diversa la composizione dei gironi della C: che campionato sarà?
"Credo che sarà molto duro, soprattutto al sud, ma anche avvincente, perché ci sono ovunque piazze belle e importanti, con proprietà che hanno allestito rose di spessore".
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